Febbre Salernitana, sold out a Torino: tabù da sfatare

Nuovo esodo di tifosi: saranno 2mila in Piemonte

Tifosi della Salernitana
Tifosi della Salernitana
di Alfonso Maria Avagliano
Mercoledì 12 Aprile 2023, 08:54 - Ultimo agg. 13 Aprile, 08:43
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Impennata in prevendita alla ricerca dell’incornata che alla Salernitana non è mai riuscita in casa del Toro. Sono bastate poche ore ieri per infiammare l’entusiasmo dei tifosi: sold out vicino, venduti circa 1200 biglietti. Le scorte per il settore ospiti dello stadio Olimpico-Grande Torino (1489) potrebbero terminare oggi. Per la verità domenica i sostenitori campani saranno di più: complice l’assenza di limitazioni di residenza o legate al possesso di fidelity card hanno riscosso successo i pacchetti famiglia che la società piemontese ha proposto nei Distinti (due adulti e un under 16 a 30 euro; con tre euro in più anche un adulto in aggiunta, solo se con vincolo di parentela entro il terzo grado); curva Primavera non acquistabile per residenti a Salerno e provincia.

Oggi cade il tredicesimo anniversario della scomparsa di Carmine Rinaldi. Gli ultras non dimenticheranno il Siberiano con striscioni e post social. È anche e soprattutto nel suo nome che il movimento continua a vivere e deve provare a isolare le minoranze di incivili: il giudice sportivo ha multato di 5mila euro il club di Iervolino per lancio di oggetti all’indirizzo di un assistente nel secondo tempo della sfida con l’Inter. Dal ritorno in A nel 2021 il totale delle ammende pagate dalla società sale a 130mila euro. Troppi. Nel torneo scorso furono «appena» 550 i supporters a Torino, stavolta saranno più del doppio ma c’è un motivo: quel 12 settembre 2021 le capienze degli stadi erano ancora al 50%. Anche allora la vendita libera favorì la presenza di sostenitori della Salernitana in altri settori. Si recarono in massa a casa di Cairo per assistere all’esordio di Ribéry, spedito in campo da Castori nell’ultima mezzoretta sul 2-0. Servì a poco. FR7 allargò le braccia al quarto gol dei padroni di casa, sconsolato, perché era il dodicesimo al passivo nelle prime tre gare di campionato.

Sono in totale undici quelli sfornati dal Torino all’ippocampo nelle due precedenti visite in massima serie. Detto del recente 4-0, il 7-1 del 16 novembre 1947 è storia non solo perché dall’altra parte c’erano gli invincibili capitanati da Valentino Mazzola. Si giocava al leggendario Filadelfia quando l’arbitro (Giovanni Galeati, calciatore della Salernitana nel 1921/22 ndA) fischiò la fine sul 6-1 con cinque minuti d’anticipo.

Se ne rese conto solo negli spogliatoi: fece rivestire le due squadre, tirando fuori dalle docce alcuni calciatori per poter rientrare a giocare lo spezzone restante. I capitani si accordarono per concludere pro forma la gara senza farsi del male ulteriormente. Con gli spalti ormai quasi vuoti le squadre tornarono in campo e il rumeno Fabian realizzò il settimo gol torinista tra lo stupore ospite.

«Scusateci, è straniero e non ha capito. Vorrà dire che quando verremo a Salerno ci segnerete un gol in più», spiegò Mazzola alle richieste di chiarimenti. L’aneddoto era ricordato spesso dal re dei bomber granata, Vincenzo Margiotta. E magari per caso, magari no, al ritorno per davvero la Salernitana passò in vantaggio dopo 7’, salvo poi essere surclassata (1-4) nella ripresa. Altri tempi. Basti pensare che – altro fatto riportato nel volume « Salernitana la storia» di Giuseppe e Francesco Pio Fasano – al suo arrivo in stazione la delegazione ospite era stata accolta personalmente da Ferruccio Novo, storico presidente del Grande Torino. Nella stagione dei tabù sfatati – primi punti in casa della Juve e a S. Siro – la Salernitana proverà a fare altrettanto domenica. Molto passerà da una difesa che avrà anche concesso 25 tiri e 20 passaggi chiave all’Inter, ma se nella 29ma giornata i nerazzurri sono ultimi per dribbling riusciti (solo 2) un motivo ci sarà. Daniliuc, Gyomber e Pirola ambiscono alla conferma: con loro davanti a Ochoa la squadra di Sousa non perde e sarebbe la settima consecutiva con lo stesso pacchetto arretrato, un record per l’annata corrente.

Troost-Ekong però scalpita. È entrato bene nel finale venerdì e l’infortunio di Fazio (può rientrare col Sassuolo) lo elegge a principale alternativa lì dietro. Ieri pomeriggio il gruppo ha ripreso la preparazione al Mary Rosy dopo due giorni di riposo. Carte mischiate, ma senza l’allenatore (Sousa ha marcato visita a causa di una lieve forma influenzale): Coulibaly out per squalifica, a centrocampo si va verso la coppia Nicolussi Caviglia-Vilhena. Febbre anche per Sambia. Solito capannello di tifosi all’esterno del centro sportivo per foto e autografi, tanti bambini. Dia che ha ricevuto e salutato Momo Niang, volto popolare di Salerno: è apprezzato maestro e cintura nera di karate, senegalese come lui. Mazzocchi in gruppo solo per la prima metà della seduta, gli è stata risparmiata la partitina; la sua convocazione non è in dubbio.

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