La Salernitana di Sousa fa la storia: fermato il Milan a San Siro, rossoneri a meno 20 dal Napoli

Dia risponde al gol di Giroud, il Var nega un rigore ai padroni di casa

Dia in azione a San Siro
Dia in azione a San Siro
di Enrico Vitolo
Lunedì 13 Marzo 2023, 23:08 - Ultimo agg. 14 Marzo, 08:34
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Una pagina indimenticabile della storia granata, una pagina scritta da una grande Salernitana che diventa a tutti gli effetti la bestia nera del Milan (1-1 a San Siro). Come richiesto a gran voce alla vigilia dal proprio allenatore, i granata giocano per tutti i novantanove minuti una gara fatta di personalità e di carattere. Anzi, all’inizio anche di pressione. Grande pressione. Con le novità Mazzocchi e Bohinen e Dia nell’ormai collaudato 3-4-2-1 con Kastanos e Candreva finti trequartisti, la squadra di Paulo Sousa parte infatti con il piede costantemente pigiato sull’acceleratore. Poi, però, dal ventesimo il copione della sfida inizia passo dopo passo a cambiare. Il Milan, infatti, entra in partita prendendone subito il controllo. La Salernitana, però, si difende compatta e concede appena due occasioni a Leao (23’ tiro strozzato che esce fuori, 37’ tiro deviato in angolo da Gyomber) e una a Giroud (29’ straordinaria rovesciata che finisce di poco alta). 

La sblocca Giroud a fine primo tempo: ma nonostante il possesso palla sia ormai costantemente dei rossoneri, i granata hanno la capacità di costruire due grandi occasioni.

Le più grandi del primo tempo. Al 33’ l’isolato ritorno alla pressione alta porta il Milan a regalare la palla a Kastanos ma il tiro del cipriota tentato dall’interno dell’area di rigore è deviato in angolo da Krunic che salva così in campioni d’Italia in carica, proprio come fa anche Maignan al 43’ fermando clamorosamente con un intervento di piede all’esterno dell’area di rigore Dia lanciato da un altrettanto clamoroso errore di Thiaw. Poi, però, esattamente pochi secondi prima dell’intervallo, il Milan sblocca la partita. Lo fa con Giroud che, su angolo di Bennacer, è bravo ad anticipare sul primo palo sia Gyomber che Bohinen. Ma lo svantaggio non spegne le Salernitana. Per niente. La scelta tattica resta quella di difendere bassi e compatti, provando poi a ripartire in velocità. E la scelta ripaga. 

Decisivo Dia nella ripresa: al 61’, dopo l’ennesimo regalo difensivo del Milan, i granata si involano con Bradaric sulla corsia di sinistra che è bravo a servire il liberissimo Dia che di piatto destro prima ammutolisce San Siro e poi innervosisce il Milan che si aggrappa Bennacer (65’ sfiora la traversa, al 71’ il Var gli toglie giustamente un rigore) più che ai neo entrati Ibra e Origi. Al tempo stesso ingolosisce Sousa che tenta il tutto per tutto affidandosi al tridente potente formato da Dia, Bonazzoli e Piatek, e la mossa anche in questo caso paga. Fatta eccezione per il miracolo al 76’ di Ochoa su Origi, la Salernitana riparte sempre con il piglio giusto costringendo Maignan (82’ su Piatek) e Thiaw (85’ su Dia) a due respinte provvidenziali. Dopodiché tocca alzare il muro nei minuti finali. All’87 con un pizzico di fortuna Ochoa e Gyomber si salvano con un doppio intervento sulla linea, al 91’ invece il numero uno messicano devia il diagonale di Ibra, mentre al 99’ può cominciare la meritata festa della Salernitana dopo il triplice fischio finale. 

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