Salernitana, Iervolino valuta i suoi pezzi pregiati: Coulibaly, Mazzocchi, Dia

I tre andranno via solo per cifre importanti

Lassana Coulibaly
Lassana Coulibaly
di Pasquale Tallarino
Giovedì 18 Maggio 2023, 10:38
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C'è un 22 maggio nella storia di ogni club. Per la Roma è la data di una delusione europea: nel 1991 perse la finale di Coppa Uefa con l'Inter, al ritorno all'Olimpico vinse 1-0 con Rizzitelli, ma non riuscì a ribaltare il doppio scarto dell'andata. Il 22 maggio della Salernitana è invece più fresco ed esaltante: come accadde l'anno scorso all'ultimo tuffo, i tifosi granata attendono la salvezza aritmetica nel giorno di Santa Rita e poi vogliono accogliere la squadra al rientro, dandosi appuntamento al «Mary Rosy». Prima di Roma-Salernitana ci sarà pure un appuntamento di mercato. Non per i gioiellini romanisti Missori (può giocare sia terzino destro sia da quinto, all'occorrenza pure mezzala) e Tahirovic (centrocampista forte, già cercato da De Sanctis che potrebbe anche ripassare dalle parti di Trigoria) ma per Bohinen. Più che appuntamento di mercato, si tratta di «ricognizione generale».

Lunedì sera in tribuna sarà presente, tra gli altri, il procuratore del centrocampista norvegese. Bohinen è stato condizionato quest'anno da un fastidioso infortunio. Quando è guarito, Sousa ha provato a dargli lo scettro del centrocampo ma lui è rimasto imbrigliato nel torpore dal quale sta venendo fuori molto lentamente. La Salernitana cerca un regista e non riscatterà Vilhena (3,5 milioni). Bohinen, invece, ha 24 anni e potrebbe ancora essere venduto bene se regalasse una stagione o anche sei mesi di «fuoco e fiamme», anziché tepore per alcuni spezzoni. Insomma il club granata potrebbe proporgli un altro giro a Salerno. Però lo vuole desto, focalizzato sul progetto tattico e sul destino da leader. C'è una strategia di attesa, fiducia e rilancio del club per Emil: in questo momento sa che non lo venderebbe ad una cifra alta, l'ultima quotazione - 2 milioni di euro - è stata del Torino mesi fa. L'agente, quindi, farà una chiacchierata esplorativa, che ufficialmente è un saluto di mercato. Nessuna verifica in corso per Botheim, assistito dallo stesso procuratore: la Salernitana lo riconferma, vuole lavorare sull'ottimo telaio.

Chi parte? Solo chi porterà un'offerta irrinunciabile a Iervolino. Che talvolta, per spiegare che aria tiri, va di battuta sottile. Non solo a Dazn per Dia («È il migliore calciatore europeo per rapporto tiri in porta/gol, il prezzo lo farà il mercato», ha detto) ma anche con gli stessi giocatori. Ad esempio «voci di corridoio» raccontano che complimentandosi con Mazzocchi in una chiacchierata «carica di energia», come piace dire al patron, gli abbia pure detto, tra serio e faceto, che è una delle colonne portanti della Salernitana di oggi e di domani e che per farlo andare via «mi devono offrire almeno 14 milioni di euro». Mazzocchi, Bohinen, Coulibaly: loro l'anno scorso all'Olimpico c'erano e masticarono amaro per una sconfitta in ribaltamento che prese forma nel finale.

Però proprio lì a Roma, in mezzo alla cenere, il calcio italiano si accorse della Salernitana pronta a salvarsi trascinata dai propri leader. Lo è diventato Coulibaly: nel diluvio del 13 aprile, contro l'Atalanta, il centrocampista ha chiuso il match pure con la fascia sul braccio. Per Lassana Iervolino ha in mente una quotazione che oscilla tra 9 e 10 milioni di euro. È una valutazione che il mercato nazionale e internazionale, in questo momento, considerano alta: il prezzo del cartellino oltre 7 milioni lo «reggono» forse in Bundesliga e in Premier, difficilmente altrove. In Italia, ad esempio, ci sono stati sondaggi di club di media classifica - Sassuolo, Bologna, Torino, Fiorentina - ma non a queste cifre. La Salernitana osserva. È soddisfatta di Coulibaly ma è ovvio che nel ruolo non delicatissimo del mediano (per il bomber il ragionamento è differente) una buona vendita e un ottimo affare di mercato per un 27enne garantirebbe l'attivo di mercato da investire su nuovi muscoli (Roméo Lavia, Lesley Ugochukwu). Sarebbe un problema, agli occhi degli investitori, anche lo stipendio di Lassana: non è altissimo per i parametri granata (950mila euro) ma per i francesi sì.
Lo stanno seguendo Monaco, Marsiglia e Lione, quest'ultimo più forte. Il Lens un passo indietro. Meno caldo il Nottingham Forest, che invece ha preso informazioni su Dia, come il West Ham.

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