Il Benevento chiude con gli applausi e i cori dei suoi tifosi, per una prestazione orgogliosa. Sul lato opposto del campo la Juve Stabia di Pagliuca festeggia la B. Ma i giallorossi hanno dato filo da torcere ai gialloblu, con una prova intensa e coraggiosa, senza farsi mai mettere sotto. Il solito problema dell'anemia offensiva ha poi partorito lo 0-0. Nell'arco dei 101' minuti l'unica nitida palla gol è stato un colpo di testa di Improta, neutralizzato da Thiam.
A fine partita il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, ha voluto spendere due parole proprio per la torciata della curva sud, con tanto di striscione «Che vinca o che perda»: «Volevo ringraziare i tifosi.
Vigorito si è voluto soffermare anche sulle difficoltà di ripartire da zero, dopo una amarissima retrocessione: «Abbiamo fatto, fino a oggi perché il campionato non è finito, una stagione costruita sulle macerie che ci hanno ostacolato per quasi tutta l'annata. Abbiamo cercare di fare del nostro meglio. La squadra ha inanellato due serie positive, però abbiamo trovato un avversario che ha fatto il migliore campionato da quando esiste e sicuramente merita la vittoria. Abbiamo vinto la battaglia con le armi che avevamo. Non sono rimasto solo, ci credevo a luglio, ci ho creduto durante un ritiro difficile e anche nei momenti complicati. Si vince anche quando si perde, quando c'è dignità. Noi con questa dignità ci avviciniamo alla sfida dei play off». Mai come quest'anno la società ha innestato in prima squadra tanti validi prodotti del settore giovanile, da Pastina, passando per Nunziante, Viscardi, Rillo, Talia, Carfora, fino ad arrivare a Perlingieri. «Ho ritrovato una parte del mio Benevento e quello del futuro. In questa squadra erano presenti i ragazzi del settore giovanile. Questo vivaio ha mandato calciatori in Serie A, B e ha riempito squadre di Lega Pro ha proseguito Vigorito -. Quest'anno la venuta di un direttore sportivo come Carli, al fianco di un settore guidato da Palermo, ha permesso di dare linfa alla prima squadra. Ho ritrovato il sogno di mio fratello e questa è la capacità di rigenerarsi. Il futuro comincia oggi».