Casertana ko col Messina, Cangelosi: «Passaggio a vuoto»

L'allenatore: non ha funzionato nulla

Cangelosi
Cangelosi
di Domenico Marotta
Lunedì 15 Gennaio 2024, 08:30
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«Passaggio a vuoto». Non ci gira troppo intorno mister Cangelosi. La sconfitta contro il Messina non ha scusanti: «Non abbiamo giocato come al solito. Troppa confusione, lunghissimi. Di questa partita non si può salvare niente e nessuno. E quando non si salva nessuno vuol dire che è stato un passaggio a vuoto». Peraltro, inspiegabile e senza nessun segnale premonitore: «Purtroppo i ragazzi hanno cercato le soluzioni individualmente. Sono tutti bravi giocatori per questa categoria ma diventano forti solo se giocano di squadra. Forse è anche una mia responsabilità non aver fatto capire bene ai ragazzi le difficoltà che la partita poteva riservarci».

Una sconfitta pesante per la classifica: «Ma io - ha detto Cangelosi - quella non la guardo almeno fino a marzo. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo cominciato il campionato con obiettivi diversi e che abbiamo costruito una classifica molto migliore di quella che ci aspettavamo. Però dobbiamo ricordare che se non diamo il massimo in termini di gioco possiamo perdere con tutti».
Futuro. «La partita di lunedì con il Benevento.

Una partita importantissima perché molto sentita dai tifosi e perché arriva dopo una sconfitta inattesa come questa. Ci pensiamo da subito».

Equilibrio. Cangelosi lo ha sempre predicato con le parole e con i fatti. Ed anche Proietti, dall'alto della sua esperienza, ammette la debacle e guarda al futuro: «Forse inconsciamente abbiamo pensato che sarebbe stato tutto facile ed è stato un errore. Spero che questa sconfitta ci aiuti a capire che non è mai così in questo campionato. Ci siamo posti come obiettivo, nelle prime gare del girone di ritorno, di conquistare più punti di quelli fatti nelle prime otto partite del girone d'andata. Ne abbiamo fatto uno in più finora ma non basta. Immagino - ha continuato Proietti - che nessuno potesse pensare che avremmo vinto tutte le partite da qui alla fine. Prima o poi una sconfitta doveva arrivare. Ma dispiace per il modo in cui abbiamo perso, quello si. Però, siamo giocatori abituati a giocare per vincere e spero che questa sconfitta sia salutare. Anche perché non deve cancellare quanto di buono abbiamo fatto fino ad oggi».

C'è rammarico perché la vittoria avrebbe portato la Casertana solo a tre punti dalla capolista Juve Stabia e a staccare le altre seconde in classifica. Ora invece, la vetta dista sei punti e Avellino, Crotone e Picerno sono a pari punti con i falchetti.

Tutta un'altra storia però il campionato è ancora lungo ed anche gli avversari riconoscono la forza della Casertana: «E questa considerazione - ha detto il tecnico del Messina Modica - accresce ancor più il valore della vittoria che abbiamo conquistato contro un avversario di grande qualità. La Casertana ha fatto un capolavoro di campionato, finora, ma noi oggi abbiamo giocato una grande partita. Nonostante l'emergenza di formazione abbiamo dimostrato di avere un grande spirito».

In sala stampa anche il portiere Fumagalli che oggi gioca in Sicilia ma che ha disputato due stagioni anche con la Casertana. Al suo fianco il figlio Jacopo, oggi per la prima volta convocato in prima squadra ma rimasto in panchina: «Abbiamo disputato una prestazione straordinaria - ha detto papà Ermanno - sotto ogni aspetto. Dispiace per la Casertana alla quale sono rimasto molto legato dai tempi in cui giocavo qui, però per noi è stata una vittoria importantissima».

«Non faccio il portiere come papà - ha detto il figlio Jacopo, terzino - perché per giocare in porta bisogna essere pazzi. Io sono più riflessivo».
Certo, ora la strada verso la promozione diretta in serie B è molto più in salita di quanto fosse fino a ieri. Allo stesso tempo la Casertana ha dimostrato di esserci e non deve dimenticare il passato.

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