Franco e la Turris di nuovo insieme: «Voglio tornare protagonista qui»

«Sono certo che mister Fontana potrà darmi molto sul piano dell’esperienza»

Daniele Franco
Daniele Franco
di Raffaella Ascione
Giovedì 5 Gennaio 2023, 12:29 - Ultimo agg. 16:40
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In estate il suo trasferimento all’Avellino dopo quattro anni vissuti da protagonista alla Turris. Adesso il ritorno in maglia corallina, in vista di un girone di ritorno in cui toccherà combattere e sudare per blindare la categoria. Per Daniele Franco la scelta del ritorno è stata «semplice», spiega. «Ha prevalso la mia voglia di tornare ad essere protagonista. Gli ultimi mesi non sono stati semplici per me: ad Avellino stavo bene ma volevo tornare il Franco di sempre. A Torre sono sempre stato legato e questo legame è rimasto anche dopo il mio trasferimento, a dispetto di quel che qualcuno dice. Ho sempre avuto un debole per la Turris, come la Turris per me».

Nelle ultime settimane «il corteggiamento è partito in sordina.

C’è stato naturalmente prima un sondaggio, poi il direttore mi ha parlato e convinto, perché mi voleva ad ogni costo a Torre. Quanto a me, avevo voglia di tornare ad essere quello di sempre e poi sapevo che la Turris era in difficoltà ed aveva bisogno del calciatore che sono sempre stato, perciò ho detto sì». 

Sulla sua esperienza all’Avellino: «Ho trovato un ambiente ancora frastornato dagli anni scorsi. Con mister Taurino ho avuto più continuità, poi le cose sono cambiate con il nuovo tecnico. Ho sempre accettato serenamente le scelte dell’allenatore ma io non ero in cima a quelle scelte, perciò ho voluto questo prestito. Per riemergere».

La Turris l’ha affrontata da avversario proprio nel recente derby del Liguori: «Onestamente non mi è dispiaciuta. Ha in organico calciatori più che validi, che probabilmente devono solo superare un blocco omentale che ha finora impedito di esprimersi ai livelli che sono consoni all’organico. Il mister sta lavorando molto su questo aspetto per permettere ai singoli – e quindi al gruppo – di riemergere».

Di recente, suo malgrado, si è trovato al centro di qualche polemica per alcune dichiarazioni rilasciate in chiave Avellino: «Non so, onestamente, se mi sono espresso male o se sono stato frainteso. Mi era stata fatta una domanda sull’ambiente Avellino ed a quella ho risposto, senza fare alcun paragone con Torre e la Turris: intendevo solo dire che in quel periodo cercavo stimoli diversi, spiegando così la scelta di legarmi all'Avellino. Per me adesso conta comunque solo il presente: sono certo che con questa ritrovata sinergia ritroveremo anche i risultati».

Subito dopo la firma, la telefonata di mister Gaetano Fontana: «Mi ha detto che ha un debole per chi sa giocare a calcio. È stato un bel riscontro. Gioco in quello che è stato il suo ruolo e sono mancino come lui. Sono certo che potrà darmi molto sul piano dell’esperienza».

Positive, intanto, le sensazioni percepite dal primo confronto con lo spogliatoio corallino: «Il gruppo c’è e sa stare insieme. Mi rendo conto che il campo ha finora detto altro, ma questa squadra ha delle qualità di cui è consapevole, anche se in parte sono rimaste inespresse». 

Ed ora un girone di ritorno «in cui dovremo vincere partite mettendo in campo più agonismo e cattiveria degli avversari. Armi che non dovranno mai mancare, ovvio, poi, che se ci si mette anche la qualità che abbiamo, allora possiamo far bene. Adesso però pensiamo alla salvezza».

La certezza è che Franco – giunto con la formula del prestito – resterà a Torre fino al termine stagione. Non sembrerebbe però da escludere una diversa – e definitiva – soluzione nel caso le cose girassero al meglio: «Durante la stagione penso solo al campo. È sempre stato così. Per me adesso contano solo i risultati, anzitutto di squadra, poi individuali. Poi chissà, potremo anche fare un discorso diverso».

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