Juve Stabia, Colucci a tutto tondo alla vigilia del Latina: «Per noi un banco di prova»

Juve Stabia, Colucci a tutto tondo alla vigilia del Latina: «Per noi un banco di prova»
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 19 Novembre 2022, 13:26
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“Le vittorie? Portano vittorie e serenità… Il Napoli? Magari, so che è un sogno, ma sarebbe una bellissima festa… Mancini? Da un lato fa bene a dare opportunità a tanti ragazzi, però poi serve che i club li facciano giocare”. E’ un Colucci quanto mai sereno, ed entusiasta quello che, lasciatesi alle spalle le settimane delle tensioni, delle sconfitte, ha ritrovato la sua Juve Stabia e, alla vigilia della gara di Latina, cerca prove della definitiva consacrazione dei suoi:

«L’aspetto anche io questa gara – dice -, per me è un banco importante per la squadra.

I ragazzi si sono cementati nel momento di difficoltà, il gruppo è ancora più unito di prima, e siamo consapevoli del nostro valore. Il Latina è un avversario di spessore, ora non sono al meglio, ma, ne sappiamo qualcosa, un momento di appannamento in un campionato così lungo e difficile ci può stare. Per questo ho chiesto il massimo a tutti, a chi andrà in campo, a chi dovrà subentrare».

Equilibrio, questo il nuovo diktat dell’allenatore, passato dalla polvere all’altare nell’ultimo mese, con una rapidità estrema: «Equilibrio deve sempre esserci. Nella vita prima di tutto, poi in campo, tra i reparti. Ed ovviamente tra i ragazzi. Non bisogna mai cularsi sugli allori, ci si mette poco a passare da un estremo all’altro. Cerco di farlo capire settimana dopo settimana, e pian piano ci stiamo arrivando”. Una Juve Stabia che ha trovato nei giovani il suo equilibrio: “Mah, sono dell’idea che se sei bravo, giochi a prescindere dalla carta d’identità. Io alla Lazio davanti avevo Winter e Gascoigne, mica due a caso… Oggi è tutto più semplice, si dice sempre che devono giocare perché giovani, anche Mancini, in Azzurro, sta seguendo questa linea dando spazio a tanti ragazzi. Da un lato è un bene, anche se poi bisognerebbe che non giochino solo in Primavera, dall’altro serve poi che i club non li brucino. Prendi Di Lorenzo. Oggi è capitano del Napoli, ma solo qualche anno giocava in C. Serve l’opportunità, e la forza di carattere che poi ti consente di restarci in alto…».

Qualche acciacco contro i laziali, ma l’ossatura, ed il modulo restano pressoché gli stessi delle ultime affermazioni: «Abbiamo analizzato qualche sbavatura che ancora abbiamo, dobbiamo stringere i denti come sempre, ma con la giusta dose di “cazzimma” ce la giochiamo contro tutti». Anche contro il Napoli capolista, e squadra rivelazione in Europa. Il club per ora smentisce l’opportunità dell’amichevole bis (dopo quella di agosto) da disputarsi sotto Natale: «Però sognare non costa – sorride Colucci -. Non ne sapevo nulla. Non credo sia facile, ma sarebbe bello. Per la gente, per la città, sai che festa. Ma anche per i ragazzi, che potrebbero confrontarsi con tanti campioni. All’andata erano in 40mila con tanti napoletani, ora ne partirebbero almeno quindicimila solo da Castellammare. Chissà – sorride -, magari facciamo anche una figura migliore del Liverpool…».

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