Juve Stabia, Di Bari guarda ai playoff: «Ho sensazioni positive»

«Novellino ha esperienza, ha caricato la squadra e lavorato bene col gruppo»

Giuseppe Di Bari
Giuseppe Di Bari
di Gaetano D'Onofrio
Mercoledì 10 Maggio 2023, 16:00
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Un incontro che sa’ tanto di addio, anche se lui ci tiene a ribadire che l’incontro con la dirigenza ci sarà dopo i playoff, «sperando che sia il più tardi possibie». Giuseppe Di Bari, alla vigilia della sfida di Cerignola, in programma domani sera in Puglia, prova a ripercorrere le tappe di una stagione quanto mai travagliata, assumendosi le colpe di talune scelte, ma condividendo, e forse rispedendo al mittente quelle fatte da altri: «Ad inizio anno – racconta –, con un certo budget mi era stato chiesto di costruire una squadra che potesse disputare un’anata tranquilla in linea con il piano di risanamento del club. Abbiamo puntato su calciatori di esperienza, abbassando il tetto ingaggi, e devo ringraziare i tanti che ci hanno messo anche il cuore. Abbiamo poi provato a creare un capitale con calciatori di proprietà, vedi Barosi, o prestiti come quelli di D’Agostino dal Napoli e Silipo dal Palermo, che potessere farci fare valorizzazione. Ed in questo siamo sempre stati in linea. Il rammarico? Aver dovuto rinunciare ad uno come Santos troppo presto. Ci avrebbe dato una grossa mano».

Il nodo più scottante restano gli allenatori e la scelta a dir poco scellerata di Pochesci: «Con Colucci ci siamo lasciati, potremmo dire consensualmente.

Aveva creato una situazione di contrasto con la squadra, la società, non eravamo più in linea. Ci tengo a ribadire che il sottoscritto, nella fattispecie, si è comportato da uomo... altri non so. Avevamo tre nomi, Scienza, la prima scelta, che per vari motivi non è potuto arrivare, Novellino ci sembrava sulla stessa linea di Colucci, così abbiamo cercato, sbagliando, di dare qualcosa di nuovo, anche nel modo di intendere il calcio con Pochesci. Una scelte che ho condiviso con tutti gli altri protagonisti».

Il mercato ed il famoso extrabudget non speso che lo hanno posto sulla graticola: «Abbiamo abbassato gli indici di bilancio solo alla fine, e non era facile far mercato prima. Il budget? Lo avrei utilizzato, come in altri momenti, se ci fossero state le condizioni per puntare a vincere, ma ci sono momenti in cui un diesse deve anche saper mediare col club e non far fare follie».

Nei playoff tutto può accadere, Di Bari ne è convinto: «Ho delle buone sensazioni. Novellino è uno in gamba, che ha esperienza, ha caricato la squadra e lavorato bene col gruppo, sono convinto che faremo bene». D’obbligo gli auguri al Napoli per lo scudetto, con una piccola soddisfazione personale: «L’amicizia con Giuntoli – sorride –, ci ha permesso di disputare due amichevoli con i primi della classe, di tenere a battesimo i nuovi innesti, credo siano stati, soprattutto la gata del Maradona, una grande soddisfazione per i tifosi e per il club».

Il futuro, ma a quali tinte? «Con la dirigenza – spiega – sia io che Novellino, ci siederemo a fine playoff. Se i programmi e le idee collimeranno non ci sono problemi ad andare avanti insieme, ma è presto. Credo che la Juve Stabia debba capire cosa vuol fare – una piccola stoccata al duo dirigenziale – Mantenere la serie C è un grosso traguardo, ma se si vuole vincere, costruire, bisogna andare anche sul mercato con un’altra forza, con un altro appeal per chi deve sposare un progetto. Ma c’è tempo, ora testa solo ai playoff».

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