Juve Stabia verso Monopoli con 500 tifosi al seguito, ma senza Buglio e Candellone

Tante insidie per il trittico di gare che potrebbe decidere il campionato

Guido Pagliuca
Guido Pagliuca
di Gaetano D'Onofrio
Sabato 10 Febbraio 2024, 16:22 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 09:15
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Senza Buglio, squalificato, Gerbo, infortunatosi in queste ore, Candellone, reduce dall’infortunio contro il Cerignola e non al meglio, ed il dubbio Adorante. È una Juve Stabia che apre con tante insidie il trittico di gare che potrebbe decidere addirittura il campionato. Domani, a Monopoli, l'undici di mister Pagliuca proverà a centrare il terzo successo di fila dopo quelli con Potenza e Cerignola: «È sicuramente un momento delicato della stagione - a parlare è il tecnico stabiese -, con tre gare in sette giorni, dovremo gestire al meglio le forze e gli uomini».

Il tecnico non sembra intenzionata a snaturare la squadra per la sfida con il Monopoli, che pure ha cambiato tantissimo in fase di mercato invernale: «È una gara difficilissima - prosegue - anche con l'Avellino hanno fatto bene, al di là della sconfitta.

Sarà un avversario ostico da affrontare, ma a noi non deve mancare il solito morso sul metro, la serenità di giocare e di divertirsi, tutte quelle caratteristiche che hanno contraddistinto la nostra stagione, che non dovremmo lasciare a Castellammare».

Mosti potrebbe essere un'alternativa dietro alle due punte, nel caso in cui dovesse esserci Adorante, o con l'inedita coppia Piscopo-Piovanello: «È una soluzione a cui stiamo pensando - conferma l'allenatore -, ma abbiamo ancora un giorno e mezzo per decidere. L’importante, al di là di tutto, è continuare a guardare una gara alla volta, cercare di mantenere quelle che sono le nostre caratteristiche, e sono convinto che faremmo bene».

Cinquecento i tifosi al seguito della Juve Stabia per una trasferta finalmente aperta a tutti: «Giocheremo anche e soprattutto per loro - conclude Pagliuca -, sappiamo bene quello che ci possono dare sia in casa che fuori, e speriamo davvero di poter regalare loro una grande gioia».

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