Barcellona-Napoli, probabili formazioni: Olivera ha vinto il ballottaggio con Mario Rui

C'è anche Geolier tra i calciatori allo stadio Montjuic

Gli azzurri sul campo di Montjuic
Gli azzurri sul campo di Montjuic
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 12 Marzo 2024, 07:21 - Ultimo agg. 19:00
4 Minuti di Lettura

Non c'è in palio solo una qualificazione ai quarti di Champions, contro il Barcellona. Sul prato dello stadio olimpico di Montjuic srotolerà il senso ultimo di questa incancellabile stagione azzurra, fin qui più infelice che lieta, più sofferta che goduta, con poche partite da Napoli campione d'Italia e tutte le altre da squadra qualunque. Chissà se questi sono i pensieri di Osimhen, Kvara e tutti gli altri quando passeggiano quasi al tramonto sul campo delle Olimpiadi del 1992. Motivo per cui Rrahmani stringe i denti anche se non è al top. Il dilemma sulla fascia sinistra è sciolto: Calzona si affida a Mathias Olivera. Tutto è nelle loro mani: se ce la fanno, se battono il Barcellona e vendicano le due eliminazioni del 2020 e del 2022, da qui a maggio l'animo si alleggerirà, ci sarà un quarto di Champions da disputare e un campionato da affrontare con piglio diverso. Se non ce la fanno, somiglierà molto a un capolinea, il game over perché ci chiuderà la stagione, ma anche un meraviglioso ciclo, una parentesi di vita e di sport, un'era calcistica. Nel caso avessero bisogno di una mano, Aurelio De Laurentiis ha pure imbarcato Geolier che, a suo modo, sa come far gruppo con i calciatori. 

Osimhen e Kvara sono alle ultime apparizioni insieme: il nigeriano se ne andrà in estate e dopo il gol della partita d'andata non vede l'ora di dare il bis. Si nutre di notti come queste, anche se non sempre riesce a dominarle come vorrebbe. Anche Kvara sogna un futuro diverso: c'è anche la moglie qui a vederlo. Dicono che se il Barça non fosse sommerso da una montagna di debiti, farebbe carte false per uno che - guarda caso - chiamano il Messi di Georgia. Ma non sono i destini dei singoli che interessano stasera o se questi inaffidabili ragazzi sentendo l'odore della Champions torneranno quelli di una volta. No, qui o si fa il Napoli, il Napoli vero, quello di una volta o addio. I tifosi sono quelli che più di tutti ci credono.

Impressionante la loro invasione di Barcellona, fin da domenica pomeriggio, quando i voli per la Catalogna erano strapieni. Ieri erano ovunque, sul vialone del Passeig de Gracia che scende fino alla plaza de Catalunya dove inizia la parte più frequentata della Rambla. E nel porto di Barceloneta. Ma c'è un problema di ordine pubblico: il Barcellona ieri si è accorto di aver consentito ai tifosi napoletani residenti in Spagna di acquistare i biglietti fuori dal settore ospiti. Ieri ha cancellato il tagliando, con tanto di scuse, restituzione dei soldi e pure un regalo di 20 euro. Ma non è escluso che sulla collina di Montjuic qualcuno salga lo stesso. Insomma, è allerta.

@ilmattino.it «Servirà coraggio» dice #Calzona prima di #BarcellonaNapoli! ⚽️ Una partita tutta da vivere con le ultime dal campo. Per una notte da sogno! ✨ #IlMattino #ChampionsLeague ♬ suono originale - Il Mattino

Persino il vecchio Camp Nou in fase di ricostruzione diventa un posto da vedere. Il Barça ha speso da qui al 2026 circa 1,4 miliardi di soldi suoi per rifarlo da capo. Per questo gioca sul campo realizzato sulla collina di Montjuic per le Olimpiadi del 1992, con tanto di Torre di Calatrava e intitolato all'ultimo leader politico che dichiarò l'indipendenza della Catalogna dalla Spagna e che venne fucilato proprio lì. Si chiamava Lluís Companys. Ci gioca il Barcellona solo fino a quando il Camp Nou non sarà pronto. De Laurentiis passeggia con Grassani, l'avvocato, e con Jannotti Pecci, il presidente dell'Unione industriali napoletani. Poi, però, d'un tratto, perde le staffe quando vede Matteo Politano ai microfoni di SkySport che ha i diritti dell'evento: «Non devi parlare con loro». De Laurentiis infuriato si accanisce contro una telecamera che quasi colpisce il cameraman che la manovrava. Un altro embargo televisivo presidenziale dopo quello di Dazn. Reazione sdegnata del direttore di Sky Sport Federico Ferri. «Senza parole per quello che è successo al nostro giornalista e al nostro cameraman. Lo condanno senza altri commenti», immediatamente è arrivata anche la solidarietà da parte del presidente Ussi Gianfranco Coppola. Politano, il terzo uomo del tridente, parla del clima che si respira nella squadra. «Siamo tornati a palleggiare, a fare noi la partita, ad avere il pallino in mano e a chiudere l'avversario nell'area avversaria. Se aspettiamo il Barcellona, la situazione si fa difficile», dice. «Noi ci siamo anche allenati per i calci di rigore ma è chiaro che pensiamo di arrivare prima a conquistare la qualificazione». Non nasconde la grande voglia: «Dobbiamo dare il 110 per cento». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA