Calciomercato Napoli, ultime notizie oggi: in difesa piacciono Kiwior e Lenglet

Gli azzurri pronti sul mercato di gennaio

Jakub Kiwior
Jakub Kiwior
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 18 Dicembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:30
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Il casting è aperto ufficialmente. Il gol preso (anche) dal Cagliari dopo le sofferenze patite persino contro il Braga tolgono il velo a quella che è l'esigenza primaria del Napoli sul mercato di gennaio: serve un altro difensore centrale. C'è poco da fare. Ovvio, tra il dire e il fare c'è di mezzo un bel po' di problemi: su tutti, quelli bravi a gennaio non vanno via. E il Napoli non prenderà uno tanto per spendere. Non è questione di soldi, De Laurentiis ha un budget per la sessione invernale anche di 30-40 milioni. Ma come sempre, non intende spenderli senza esserne convinto. Il punto è che la corsa alla qualificazione ai Mondiali Fifa del 2025 spinge gli azzurri a tornare a investire per andare all'assalto dei quarti di finale Champions. In estate il Napoli, sia chiaro, ha speso circa 50 milioni di euro. Ma il rendimento degli innesti di agosto è stato deludente. Compreso quello di Natan. Dunque, via al casting. E occhio agli esuberi della Premier: primo della lista l'ex Spezia, Jakub Kiwior ma, per il momento, l'Arsenal non sembra essere intenzionata a cederlo in prestito. Chiede 25 milioni di euro. Neppure tantissimi. Si muovono gli intermediari. 

Il nazionale polacco in cima a tutto. Anche perché Rrhamani e Juan Jesus, così come tutte le altre coppie provate fino ad adesso, hanno fatto flop in termini di affidabilità e continuità. L'alternativa è quella di Clement Lenglet che l'Aston Villa ha relegato nelle retrovie dopo averlo preso in estate dal Tottenham. Il 28enne francese, ha grande esperienza ed ha giocato anche nella Liga al Barcellona. Insomma, operazione questa che può essere portata a termine con la formula del prestito. Nessuno in casa Napoli, a cominciare da De Laurentiis ha mai ammesso di voler tornare sul mercato per prendere un difensore centrale a gennaio. De Laurentiis, dopo le delusioni estive, preferisce fare ancor più da solo: per esempio, tra i nomi suggeriti, c'è anche quello di Martin Vitík, classe 2003, difensore ceco dello Sparta Praga. Il club ha una grande disponibilità liquida. Ma in difesa, non finisce qui: perché Zanoli vuole andare via e il Genoa lo aspetta a braccia aperte. Quindi, ecco il ritorno di fiamma per Faraoni del Verona e per Mazzocchi della Salernitana. Avere in rosa un'alternativa a Di Lorenzo, potrebbe consentire di utilizzare il capitano azzurro anche come jolly, in qualche altro ruolo della difesa. Ma anche a centrocampo. Oltre a Mats Wieffer c'è un interesse per Boubakary Soumaré che gioca al Siviglia ma è del Leicester: i dubbi sono sulle sue condizioni.

Osimhen è questione ormai di definire la clausola rescissoria.

Il nigeriano la vuole non troppo distante dai 120 milioni di euro, De Laurentiis la desidera più alta. L'intesa c'è, è vicinissima. Servirà il 15esimo incontro da luglio per avere la fumata bianca. Con l'agente Calenda che sta per festeggiare dopo giornate infernali e sul filo della tensione. Osimhen diventerà il calciatore più pagato del Napoli e della serie A perché De Laurentiis conferma la promessa fatta a Rivisondoli di un ingaggio da circa 10 milioni di euro più bonus. Annuncio entro Capodanno. Poi, ovvio, se dovesse arrivare l'offerta della Premier, non potrà più rispondere come ha fatto con gli intermediari arabi. Perché De Laurentiis ha alzato un muro questa estate per trattenere Osimhen e fargli rinunciare a un ingaggio da 35 milioni di euro. Il presidente non ha fatto sconti, ha imposto le regole del contratto. Nessun appuntamento per Kvara (se ne parla a fine stagione), mentre con Zielinski serve davvero un colpo di scena per immaginare la sua permanenza a Napoli: ovvio, tutto è possibile conoscendo le doti imprenditoriali di De Laurentiis, ma davvero non sembrano esserci più le condizioni per un prolungamento. Cosa che sembrava ai dettagli a fine agosto. Per Meret, invece, pochi dubbi: rinnovo automatico pronto a essere esercitato fino al 2025, poi il manager Pastorello spera in un altro incontro per definire un nuovo ingaggio. In ogni caso, serve serenità. 

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