All'improvviso, cannibale. La famiglia De Laurentiis si scopre ammazza-allenatori. E quando il demone coglie il presidente, per il povero tecnico non c'è scampo. E il demone ha colpito anche Aurelio e Luigi che sono già al loro terzo esonero stagionale con il Napoli e il Bari. Ieri l'addio a Marino dopo 14 partite e lo scontento di tutti. Cinque allenatori in busta paga, ma cosa è questa storia? Un record, mai successo nulla di simile nella famiglia. De Laurentiis (padre e figlio) mai avrebbero immaginato di dover pagare a vuoto tre tecnici per fare i disoccupati, a casa, davanti alla tv almeno fino al 30 giugno. Vecchio copione, facile esercizio di potere: l'esonero è una scorciatoia comoda e spesso funziona. A padre e figlio, a vedere i risultati, non tanto: perché Napoli e Bari stanno peggio (in classifica) di quando hanno mandato via i propri tecnici. Rudi Garcia fino al 30 giugno (ha due anni di contratto ma c'è una clausola che il Napoli eserciterà) percepirà 230mila euro al mese (in totale, 2,8 milioni a stagione). Più l'eventuale premio per il ritorno in Champions che pure gli tocca e che sfiora i 150mila euro. Walter Mazzarri, si sa, ha accettato da novembre in poi, un ingaggio da 1 milione di euro per approdare fino a giugno. E siamo, in totale già a 3,8 milioni (5,5 lordi). Poi c'è il Bari: Michele Mignani, esonerato a ottobre, aveva uno stipendio di circa 350mila euro, mentre Pasquale Marino, appena esonerato, più o meno 200mila euro. Insomma, tenendo conto che per Garcia c'erano i benefici fiscali del decreto crescita, stiamo più o meno attorno ai 6,5 milioni di euro di stipendio da parte delle ditta Aurelio&figlio. Ma ora arriva il quinto, con Fabio Cannavaro che è stato in corsa per un po', ma poi De Laurentiis ha preferito Beppe Iachini: Luigi, il presidente del Bari, è stato chiaro con tutti i candidati, ovvero il budget è molto basso (meno di 100mila euro e solo due per lo staff). D'altronde, si tratta di arrivare fino a maggio provando a evitare le forche caudine dei playout. Poi, ci sarà come sempre la solita clausola unilaterale a favore del club pugliese. D'altronde, sono da settimane che si inseguono le voci di una cessione, già quest'anno, del Bari da parte dei De Laurentiis. A Riad, parlando con la stampa, aveva anticipato una cosa che fa parte dei regolamenti: ovvero il divieto di multiproprietà a partire dalla stagione 2027. Sul tavolo, a quanto pare, una proposta anche di un fondo americano. Il punto è che da tempo i De Laurentiis sono contestati a Bari dove hanno dimenticato la risalita dalla serie D. E il prezzo di questa contestazione, sono gli insulti a Luigi allo stadio e l'invito a cedere il club il prima possibile. A giugno, il Bari raggiunse la finale playoff con il Cagliari.
In ogni caso, mai come quest'anno i De Laurentiis hanno collezionato esoneri.