In Europa si sono ascoltate - ufficialmente - pochissime voci di supporto alla Superlega dopo il successo ottenuto giovedì scorso presso la Corte di giustizia della Unione europea. Tra queste, unica in Italia, quella di Aurelio De Laurentiis, che all'iniziale idea del 2021 non aveva aderito. In un'intervista al Corriere dello Sport Stadio il patron del Napoli rilancia un suo vecchio progetto, il cosiddetto torneo di Elite, basato sul bacino di utenza delle città. Dunque, verrebbe senz'altro escluso il Frosinone, che rappresenta una città di 45mila abitanti, proprio quella squadra che ha umiliato gli azzurri buttandoli fuori dalla Coppa Italia.
De Laurentiis non ha timore di andare controcorrente.
È evidente che la decisione della Corta di giustizia stabilisce un nuovo e forte principio sul diritto della concorrenza ma occorre un fronte molto forte e nutrito per creare il torneo alternativo a 64 squadre. De Laurentiis, per ora, è solo in Italia e questo è un percorso molto impervio: la Figc ha annunciato sanzioni già prima della sentenza di giovedì 21 nei confronti di chi appoggerà il progetto Superlega.