Ha ritrovato la genialità e i gol nel momento chiave della stagione, ammesso che in questi ultimi mesi il Napoli riesca a raddrizzare un'annata dir poco balorda, sicuramente non in linea con le aspirazioni della tifoseria dopo il trionfo del 4 maggio scorso. Kvaratskhelia è la carta che Calzona si gioca martedì allo Stadio Olimpico di Barcellona nella seconda sfida contro i blaugrana. Kvara e Osmhen, la coppia dello scudetto, per agganciare i quarti Champions, avvicinarsi al Mondiale per club 2025 e darsi energia per uno dei posti disponibili per le coppe europee 2024-2025.
Calzona ha fatto un buon lavoro su Kvara, che aveva lanciato qualche occhiataccia torva delle sue dopo la sostituzione nel secondo tempo del primo round col Barça.
Va detto che sulla ripresa di Kvara - ricordate com'era spento durante la gestione di Garcia? - ha inciso anche il lavoro dello staff di Mazzarri, precisamente del preparatore atletico Pondrelli. Era a pezzi, quel giovane campione, e il prezioso collaboratore di Walter lo ha tirato su.
Dopo i gol a Juve e Torino al Maradona si è visto Kvara esultare con gesti dedicati anche ai tifosi azzurri, dagli indici puntati sul terreno per far capire che lui resta qui ai cuoricini. Ecco, ci piacerebbe che questi gesti fossero sinceri e venissero interpretati nel modo giusto da De Laurentiis, cioè come un segnale di reale attaccamento al Napoli mentre si avvicina l'appuntamento per discutere l'aumento di stipendio (l'ingaggio attuale di Kvara è di 1,3 milioni): non è quello che il presidente chiede ai suoi giocatori come condizione fondamentale per un rapporto di lavoro?