Udinese-Napoli, lo stadio di Udine è tutto azzurro: l'incubo dei 4mila senza biglietto

È la grande notte dello scudetto e nessuno vuole mancare

Tifosi del Napoli accolgono la squadra all'arrivo all'aeroporto di Ronchi dei Legionari
Tifosi del Napoli accolgono la squadra all'arrivo all'aeroporto di Ronchi dei Legionari
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Giovedì 4 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 5 Maggio, 01:12
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Neppure si accorgono che la Lazio va in gol con Felipe. Sono lì che urlano, cantano a squarciagola in attesa che il bus del Napoli arrivi nella sede del ritiro friulano, all'Hotel Là di Moret nella periferia di “Udin”. Per i cinquecento tifosi che sono lì da ore, l'aritmetica non conta nulla: c'è solo la storia. Che va scritta in queste ore. Una festa iniziata quando il Napoli è arrivato a Ronchi dei Legionari e ha trovato ad attenderlo altri trecento tifosi: il volo è arrivato in ritardo (doveva atterrare alle 19,20 ma arriva che sono quasi le 20,30). Un tripudio di bandiere, fumogeni, sciarpe, canti. Anguissa e Lobotka, una volta entrati, escono per girare un video. Tutto è pronto. In piazza Libertà, la piazza nobile della città, dove su piani differenti si scrutano l'abbrivio della rampa che conduce al Castello, la lunga e ampia loggia di San Giovanni sovrastata dalla Torre dell'Orologio e dai suoi Mori freschi di restauro, la venezianissima colonna con il leone di San Marco e la Loggia del Lionello, ci sono solo bandiere tricolori. Non c'è un angolo di Udine dove non sventoli la bandiera italiana. Ma non è un modo per dare il benvenuto ai campioni d'Italia del Napoli. Macché: tra qualche giorno qui, proprio su queste strade ci sarà l'adunata nazionale degli alpini. Ne sono attesi a decine di migliaia in una delle città-simbolo della Grande Guerra. Ma anche quella di stasera è un'adunata non di poco conto. Saranno dodicimila i tifosi azzurri attesi alla Dacia Arena questa sera, vengono da tutte le parti di Italia e d'Europa. Secondo le previsione della questura friulana, da Napoli sono in arrivo in giornata 1400 tifosi.

È la notte, la grande notte. Nessuno vuole mancare. Per molti tifosi azzurri è lo scudetto del sogno più bello. Bisogna però essere nati nel secolo scorso per ricordarsi di quello splendido pomeriggio di 33 anni fa quando Baroni saltò più in alto di tutti e mise ko la Lazio all'ultima giornata. Qui lavora Andrea Carnevale che dello scudetto del 1987 fu uno degli artefici: peraltro il 10 maggio segnò la rete del vantaggio sulla Fiorentina che poi pareggiò con un gol di un ragazzo alle prime armi, Roberto Baggio. Per certi versi ricorda un'altra grande invasione, quella di Bologna la domenica prima della vittoria del 1990: con il Dall'Ara che quasi per intero era occupato dai tifosi del Napoli. 

Anche da queste parti non si sono sottratti al volantinaggio con le minacce ai residenti a cui batte il cuore azzurro. Ovvio, solo delle sigle ultrà che non rappresentano che loro stessi. Michele lavora in una enoteca del centro. È di Frattamaggiore. «Si tratta di una piccola minoranza che fa parte dei gruppi organizzati, non temiamo le ritorsioni anche se hanno parlato di vendette a distanza di settimane». Di bandiere del Napoli, fino a ieri sera, in ogni caso, in giro non ce ne stavano. Un clima da campanilismo molto italiano: se la Dacia Arena, uno dei pochi esempi di stadi di proprietà del club (e si vede) avesse potuto contenere 50mila spettatori, avrebbe fatto sold out lo stesso. L'Udinese ha dovuto respingere migliaia di richieste di biglietti, ovviamente provenienti dai tifosi azzurri. Sarà un'invasione pacifica ma ovviamente la città friulana è in preallarme. Non solo l'albergo del Napoli è presidiato dalle forze dell'ordine già dal pomeriggio di ieri (si alternano almeno 400 uomini in vari turni), con transenne e limitazione alla circolazione delle auto, ma da stamane anche il centro città sarà controllato per timore di incidenti tra ultrà. D'altronde, il terreno di scontri che ormai è preferito è lontano dagli stadi dove la vigilanza è massiccia. Ma certo non può essere militarizzata una città ogni volta che c'è una partita di calcio. Controlli alla stazione di Udine e al terminal dei bus, che sono a poche decine di metri di distanza. Il punto è un altro: sono almeno 12mila quelli con il biglietto, ma potrebbero arrivarne almeno altri 4 mila solo per poter festeggiare lo scudetto del Napoli a contatto diretto con la squadra, anche sapendo di non poter entrare allo stadio. Aspetto, questo, che mette in allarme i responsabili locali della sicurezza. Ma c'è anche un altro punto interrogativo che preoccupa il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello.

Che avverte: «Non accetteremo una invasione di campo alla fine della partita, comprendiamo tutti che sarebbe solo per festeggiare, perché lo scudetto ha una portata storica e io sono napoletano e lo capisco. Ma non consentiremo a nessuno di portare in trionfo i calciatori azzurri. Non lo potremmo tollerare: sarebbe un gesto pericoloso, con gravi conseguenze. Dunque, invito tutti i tifosi napoletani a restare al proprio posto, senza complicare la situazione di ordine pubblico e di godersi lo spettacolo del dopo-partita». Oltre alle forze di polizia, l'Udinese ha anche predisposto uno eccezionale servizio di steward: in trecento saranno posizionati in prossimità dei settori destinati ai tifosi del Napoli.

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«Siamo consapevoli della delicatezza della partita ma facciamo appello all'intelligenza delle persone affinché quella di domani sia soltanto una grande festa dello sport», dice il questore di Udine, Alfredo D'Agostino Il presidente del Napoli Club Udine Partenopea, Pietrangelo Chierchia, ha spiegato: «Anche a noi sono arrivate numerose richieste per acquistare dei tagliandi: è impossibile e non c'è la possibilità di comprarli all'ultimo istante. Ma credo che molti tifosi del Napoli verranno qui anche senza biglietto». Il piano del Napoli prevede un rientro solo nella giornata di domani, scartata l'ipotesi di un ritorno subito dopo la partita che era, per Spalletti, la soluzione migliore in vista della gara di campionato. Questo significa che la squadra domani farà solo un leggero riscaldamento. La festa è pronta, c'è solo da accomodarsi e godersela fino all'ultimo secondo. 

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