Analisi Kaspersky: come è cambiato il panorama delle minacce nel 2023

Le crescenti preoccupazioni per la sicurezza e la privacy legano direttamente l’Intelligenza Artificiale al settore della cybersecurity

Analisi Kaspersky: come è cambiato il panorama delle minacce nel 2023
di Guglielmo Sbano
Lunedì 25 Dicembre 2023, 12:59
3 Minuti di Lettura

Con il veloce avanzamento del progresso tecnologico e con i cambiamenti della società, il termine "Ia" si è affermato nelle conversazioni globali. Grazie alla crescente diffusione dei Large Language Model (Llm), le crescenti preoccupazioni per la sicurezza e la privacy legano direttamente l’Intelligenza Artificiale al settore della cybersecurity. I ricercatori di Kaspersky spiegano come gli strumenti di Ia abbiano aiutato i criminali informatici nelle loro attività malevole nel 2023, mostrando anche le potenziali applicazioni difensive di questa tecnologia. Inoltre, gli esperti dell'azienda mostrano anche l'evoluzione del panorama delle minacce legate all'Ia in futuro, che potrebbero includere:

Vulnerabilità più complesse

Con l'integrazione di Llm che seguono le istruzioni su un numero sempre maggiore di prodotti, emergeranno nuove e complesse vulnerabilità nell'intersezione tra l’Ia generativa probabilistica e le tecnologie deterministiche tradizionali, ampliando la superficie di attacco che i professionisti della sicurezza informatica devono proteggere.

Ciò richiederà agli sviluppatori di studiare nuove misure di protezione, come ad esempio, l'approvazione da parte dell'utente finale per le azioni avviate dagli agenti Llm.

Le reti neurali saranno sempre più usate per la creazione di immagini per le truffe

Il prossimo anno i criminali potrebbero migliorare le proprie tattiche utilizzando le reti neurali e sfruttando gli strumenti di intelligenza artificiale per creare contenuti fraudolenti più convincenti. Grazie alla possibilità di generare senza sforzo immagini e video convincenti, i criminali informatici rischiano di aggravare sempre più le minacce legate a frodi e truffe.

L’Ia non sarà il driver di un cambiamento radicale nel panorama delle minacce nel 2024

Nonostante le tendenze descritte, gli esperti di Kaspersky rimangono scettici sul fatto che l'Ia possa cambiare significativamente il panorama delle minacce in tempi brevi. Se da un lato i criminali informatici adottano l'Ia generativa, lo stesso vale per gli addetti alla sicurezza informatica, che utilizzeranno gli stessi strumenti, o addirittura più avanzati, per verificare il miglioramento della sicurezza di software e reti, rendendo improbabile un'alterazione significativa del panorama degli attacchi.

Più iniziative di regolamentazione legate all'Ia con il contributo del settore privato

Lo sviluppo tecnologico in rapida crescita diventa una questione di policy e di regolamentazione. Il numero di proposte di regolamentazione legate all'intelligenza artificiale è destinato ad aumentare. Gli attori privati, come le aziende tecnologiche, data la loro esperienza nello sviluppo e nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale, possono fornire indicazioni preziose per le discussioni sulla regolamentazione in materia di Ia sia a livello globale che nazionale.

Watermark per i contenuti prodotti con l'intelligenza artificiale

Per segnalare o identificare i contenuti generati dall’Ia saranno necessarie più normative e policy per i provider, che continueranno a investire in tecnologie di rilevamento. Gli sviluppatori e i ricercatori, dal canto loro, contribuiranno ai metodi di watermarking dei media creati dall’intelligenza artificiale per facilitarne l'identificazione e la tracciabilità.

“L'intelligenza artificiale nella sicurezza informatica è un'arma a doppio taglio. Le sue capacità di adattamento rafforzano le nostre difese, offrendo uno scudo protettivo contro le minacce in evoluzione. Tuttavia, lo stesso dinamismo comporta dei rischi, in quanto gli aggressori sfruttano l'intelligenza artificiale per creare attacchi sempre più sofisticati. Trovare il giusto equilibrio, assicurando un uso responsabile senza un'eccessiva condivisione dei dati sensibili, è fondamentale per garantire la sicurezza”, ha commentato Vladislav Tushkanov di Kaspersky.

© RIPRODUZIONE RISERVATA