Intelligenza artificiale nei posti di lavoro, leader e dipendenti mostrano ancora diffidenza

Un dipendente su due ritiene che la propria azienda non abbia una chiara comprensione di quali sistemi dovrebbero essere completamente automatizzati

Intelligenza artificiale nei posti di lavoro, leader e dipendenti mostrano ancora diffidenza
Intelligenza artificiale nei posti di lavoro, leader e dipendenti mostrano ancora diffidenza
di Guglielmo Sbano
Martedì 16 Gennaio 2024, 18:00
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Workday ha pubblicato la sua ultima indagine globale, da cui emerge una mancanza di fiducia nell’Intelligenza Artificiale sul posto di lavoro. Il sondaggio ha coinvolto 1.375 leader aziendali e 4.000 dipendenti in 15 paesi in tre regioni principali: Nord America, Asia-Pacifico e Giappone (Apj), Europa, Medio Oriente e Africa (Emea). Questa ripartizione, che rivela una visione completa della gerarchia organizzativa, ha messo in luce quanto i leader aziendali e dipendenti concordino sul fatto che l’Ia offra grandi opportunità per la trasformazione aziendale, tuttavia emerge una certa reticenza nella sua implementazione responsabile, con i dipendenti che manifestano un grado di scetticismo ancora più marcato rispetto ai propri dirigenti. Quando si tratta dell'adozione e dell'implementazione responsabile dell'Ia da parte delle organizzazioni, c'è una mancanza di fiducia a tutti i livelli della forza lavoro; in particolare, solo il 62% dei leader accoglie con favore l’adozione dell’Intelligenza Artificiale nella propria organizzazione e la stessa percentuale di leader è fiduciosa che la propria organizzazione ne garantirà un’implementazione responsabile e affidabile. A livello dei dipendenti invece, questi numeri scendono ulteriormente, fino a giungere al 52%. Tra dipendenti e leader, inoltre, vi è anche incertezza sul fatto che l’organizzazione da cui dipendono implementerà l’Intelligenza Artificiale nel modo corretto: il 23% dei primi non è sicuro, infatti, che la propria azienda ponga gli interessi dei lavoratori al di sopra dei propri quando implementa l’ia, e i leader concordano, con una percentuale del 21%. Entrambi le categorie desiderano il coinvolgimento umano nei processi di Intelligenza Artificiale, ma non hanno ben chiaro il modo migliore per farlo: il 70% dei leader aziendali concorda sul fatto che l’Intelligenza Artificiale dovrebbe essere sviluppata in modo da consentire facilmente la revisione e l’intervento umani. Tuttavia, il 42% dei dipendenti ritiene che la propria azienda non abbia una chiara comprensione di quali sistemi dovrebbero essere completamente automatizzati e quali richiedono l’intervento tecnico. Una precedente ricerca sull’Ia commissionata sempre da Workday, conferma ulteriormente le preoccupazioni sulle capacità delle aziende d’implementare l’Intelligenza Artificiale in modo responsabile ed efficace: quasi tre leader su quattro (72%) infatti, hanno affermato che la propria organizzazione non ha le competenze per implementare pienamente l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, e una percentuale leggermente più alta (76%) ha affermato che la propria conoscenza delle applicazioni Ia e Ml necessita di essere approfondita e migliorata.
 
Alla domanda di immaginare un futuro in cui l’Intelligenza Artificiale faccia parte della vita quotidiana, il 42% dei leader e il 36% dei dipendenti citano i quadri organizzativi e la regolamentazione come elementi più importanti per costruire un’Ia affidabile. Tuttavia manca ancora una visione chiara, a livello aziendale, sulla regolamentazione e le linee guida dell’Intelligenza Artificiale. Tre dipendenti su quattro affermano che la loro organizzazione non sta collaborando alla regolamentazione dell’Ia e quattro su cinque affermano che la loro azienda non ha ancora condiviso le linee guida sull’uso responsabile dell’Intelligenza Artificiale. 
 
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«Per ridurre questa mancanza di fiducia, le organizzazioni devono adottare un approccio globale alla responsabilità e alla governance dell’Ia, ponendo particolare attenzione al sostegno di politiche che possano aiutare a trovare il giusto equilibrio tra innovazione e fiducia», ha affermato Jim Stratton di Workday.

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