Oppo punta sulle nuove tecnologie per ottenere performance più fluide

Dando la priorità alle applicazioni attive, Ui First impedisce alle applicazioni in background di consumare eccessivamente le risorse del sistema

Oppo punta sulla tecnologie per migliorare le performance
Oppo punta sulla tecnologie per migliorare le performance
di Guglielmo Sbano
Martedì 30 Gennaio 2024, 19:00
6 Minuti di Lettura

Con l'evolversi del panorama informatico, si evolve anche la definizione di performance. Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento nel modo in cui le persone percepiscono ciò che definisce veramente le prestazioni di calcolo di alto livello. Mentre in passato la velocità era considerata il punto di arrivo delle capacità di elaborazione, stabilità e fluidità sono diventate ora la priorità. Solo offrendo operazioni coerenti e fluide in tutti i tipi di applicazioni e scenari è possibile per le persone godere di un reale senso di fluidità ed efficienza. Questo è il principio alla base dei decenni di sviluppo di ColorOs, l’interfaccia grafica di Oppo
 
 
In particolare, negli ultimi dieci anni, il brand ha lavorato per perfezionare l'equilibrio tra rapidità di risposta, stabilità e fluidità con ogni iterazione di ColorOS. Trovando sempre nuovi modi per combinare il miglior hardware con l'ottimizzazione più completa e approfondita del software sottostante, Oppo ha elevato il concetto di fluidità e persino l'intera percezione delle performance degli smartphone Android. Una delle prime innovazioni è stato il lancio di Ui First all'inizio del 2020. Dando la priorità alle applicazioni attive, Ui First impedisce alle applicazioni in background di consumare eccessivamente le risorse del sistema, causando una riduzione delle prestazioni complessive. Il risultato è una riduzione significativa del ritardo percepibile e il miglioramento di quella che chiamiamo fluidità visibile. Tuttavia, poiché le risorse di calcolo sono state destinate al supporto delle applicazioni attive, le applicazioni in esecuzione in background sono state private delle risorse e di fatto chiuse. Questo, a sua volta, ha causato ritardi nel passaggio da un'applicazione all'altra. 
 
 
Nel frattempo, l'adozione generalizzata del 5g ha aumentato il consumo di media ad alta densità di dati, entrando nell'era dei cosiddetti rich media, e ha esercitato una pressione di elaborazione aggiuntiva sul sistema. Per risolvere questi problemi di fluidità invisibili, il team di ingegneri di Oppo dedicato ai chip ha condotto un’ampia quantità di analisi approfondite sulla distribuzione della potenza di calcolo di ogni attività sulle diverse unità di elaborazione del chip, stabilendo modelli matematici per prevedere le prestazioni e il consumo energetico e ottimizzare la distribuzione della potenza di calcolo. Allo stesso tempo, è stata utilizzata una migliore tecnologia di compressione della memoria per risparmiare più spazio e una tecnologia di lettura dei breakpoint per garantire un'esperienza più fluida. Ora, con l’ultima versione di ColorOs 14, le tecnologie aggiornate del Trinity Engine del sistema operativo consentono allo smartphone di eseguire fino a 28 applicazioni sul back-end per un massimo di 72 ore. Queste innovazioni consentono a ColorOs di sfruttare al meglio l'hardware di qualsiasi smartphone e di fornire i migliori risultati per quanto riguarda le statistiche tradizionali utilizzate per misurare la fluidità delle prestazioni, come la velocità di avvio delle app, la frequenza dei fotogrammi dei giochi e altro ancora. 
 
 
Ciò nonostante, mentre gli ingegneri continuavano a spingersi oltre i limiti della fluidità il team si è gradualmente reso conto che le performance elevate e la massima velocità non si traducono necessariamente in un'esperienza utente più confortevole e fluida in tutti gli scenari. I nuovissimi Aquamorphic Effects dimostrano come questa intuizione sia stata messa in pratica: infatti, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, le animazioni di questi nuovi effetti sono state ottimizzate riducendo la velocità da 380 millisecondi a 750 millisecondi, rendendole più user-friendly. Questo è solo un esempio di come l’azienda abbia introdotto l'analisi dei fattori umani nella progettazione del sistema operativo. Si tratta di una disciplina specializzata nello studio dell'interazione dell'uomo con le macchine e gli ambienti, al fine di rendere le macchine o i sistemi più adattabili alle caratteristiche fisiologiche e psicologiche dell'uomo. 
 
 
Grazie alla Human Factor Analysis, Hong ha appreso che l'occhio umano è in grado di rilevare i cambiamenti solo a intervalli di circa 100-150 millisecondi o più. Se i cambiamenti avvengono in meno di 100 millisecondi, la maggior parte delle persone non è in grado di notare la differenza. Ciò significa che, anche se l'hardware è in grado di farlo, non c'è motivo di progettare tempi di risposta del sistema inferiori a 50 millisecondi. Allo stesso tempo, Hong si è reso conto di un concetto psicologico noto come pregiudizio negativo, secondo il quale le persone tendono a ricordare solo specifici momenti negativi, anche se l'esperienza complessiva è positiva. Ad esempio, se si incontra un singolo ritardo solo una volta su cento all'avvio di un'applicazione, è comunque più probabile che si ricordi questo momento negativo e si percepisca l'esperienza complessiva come negativa. Ne consegue che sono la stabilità e la costanza, piuttosto che gli occasionali scatti di velocità, a determinare la percezione di fluidità dell'esperienza utente. Dunque, per offrire un'esperienza sempre fluida durante tutta la vita operativa dei device mobile, Oppo ha introdotto l'analisi dei fattori umani in diversi aspetti di ColorOs. Una delle decisioni che ne sono scaturite è stata quella di impostare la velocità di risposta dell'avvio delle applicazioni a 135 millisecondi. Attraverso milioni di test ripetuti, sono stati identificati e risolti problemi di coerenza a bassissima probabilità in aree come il feedback tattile, la concomitanza del software (software concurrency), un rallentamento (delay) del display e altro ancora. Il risultato è un tempo di risposta costante nell'intervallo di 100-150 millisecondi per tutti gli elementi dell'interfaccia utente, senza variazioni percepibili. 
 
 
Guardando al futuro degli smartphone e delle esperienze del sistema operativo, il team che si dedica all’interfaccia è consapevole del fatto che l'integrazione di Aigc (contenuti generati dall'intelligenza artificiale) potrebbe comportare un'elevata richiesta di risorse del sistema mobile, dalla memoria alle capacità di elaborazione, fino alla durata della batteria. Al momento, Oppo sta esplorando e sperimentando le funzionalità correlate, ad esempio come ottimizzare l'uso della memoria e le tecniche di gestione dell'energia per far fronte a tali richieste elevate. Il Trinity Engine esemplifica questo approccio lungimirante con le sue soluzioni avanzate per ottimizzare la fluidità e la stabilità del sistema attraverso la gestione e la programmazione delle risorse di calcolo, della memoria e dello storage a livello di istruzioni della microarchitettura. Esso contiene tre tecnologie fondamentali: Vitalizzazione della Rom, Vitalizzazione della Ram e Vitalizzazione della Cpu. La prima, libera più spazio nella memoria comprimendo i dati delle app e unendo i file duplicati per risolvere i problemi di deterioramento delle performance causati dal riempimento della memoria a lungo termine. La vitalizzazione della Ram invece, funziona ricostruendo il meccanismo della Ram sottostante di Android e impiegando tecniche specializzate per accelerare la velocità di avvio delle app e migliorare il livello di fluidità nel passaggio da un'app all'altra. Infine, la Vitalizzazione della Cpu utilizza un sofisticato modello di potenza di calcolo in grado di programmare con precisione le risorse energetiche, determinando il miglior equilibrio tra prestazioni e consumo energetico. Oltre al Trinity Engine, la tecnologia Instantaneous Bandwidth, che sarà inclusa nel prossimo aggiornamento ColorOs 14, è un altro esempio di come il sistema di gestione della memoria sia stato rielaborato per migliorare la fluidità di funzionamento. Con essa le prestazioni di accesso alla memoria vengono regolate dinamicamente in base all'utilizzo dello smartphone, consentendo una velocità fino a 16 volte superiore (cioè da 4k a 64k durante il processo di trasferimento dalla Ddram alla Cpu). Approfondendo ulteriormente la sinergia tra hardware e software, ColorOs 14 offre un'esperienza ultra-fluida in tutti gli scenari, garantita fino a 48 mesi e Oppo rimane concentrata ad identificare le tendenze globali al fine di ottimizzare ulteriormente l'esperienza fluida e stabile sui propri dispositivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA