Avellino, Alto Calore: 13 avvisi per i corsi fantasma c'è anche Canonico

È stato notificato all'amministratore unico dimissionario dell'ente di Corso Europa Michelangelo Ciarcia

Gerardo Santoli
Gerardo Santoli
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 13 Marzo 2024, 10:59 - Ultimo agg. 11:32
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Corsi di formazione mai svolti con la complicità dei docenti: notificati 13 avvisi di garanzia. Dalle 18 pagine di avviso di conclusione delle indagini emerge uno spaccato sconcertante, un circolo vizioso teso a dimostrare che i corsi dell'Alto Calore erano regolarmente svolti grazie al “concorso” di altre figure professionali, pronte ad apporre le proprie firme a conclusione delle lezioni alle quali non hanno mai preso parte né i docenti né i discenti.

Avviso notificato all'amministratore unico dimissionario dell'ente di Corso Europa Michelangelo Ciarcia, al suo stretto collaboratore Pantaleone Trasi, ai quattro docenti Gennaro Canonico (presidente della DelFes, società cestistica irpina, coinvolto anche nell'inchiesta sugli appalti pilotati indetti dal Comune di Avellino), Celestino Iannone, Gerardo Santoli (sindaco di Santo Stefano del Sole e presidente della Grande srl dall'agosto 2023 nonché legale rappresentante sia della Si.Form srl con sede legale a San Michele di Serino sia della Cat servizi delle imprese srl con sede legale ad Avellino) e Raffaele Castagnozzi (procacciatore e intermediario delle società che provvedevano all'organizzazione e allo svolgimento dei corsi di formazione mai frequentati dai dipendenti dell'Alto Calore).

Atto conclusivo delle indagini notificato dagli agenti delle fiamme gialle anche al dipendente dell'Alto Calore Servizi spa e collaboratore del presidente Pasqualino Ruggiero, a Pasquale Natale e Alfonso Santillo legali rappresentanti della P.s.b. srl, ad Antonella Capuano e Concetta Famigliuolo rappresentanti della Ac Consulting srl tra il 2020 e il 2021, a Valeria Prete e Riccardo Cuccaro rappresentanti della Fin.Ge.Co e Fin.Ge.Co.4.0 srl.

A firmare i 415 bis i pubblici ministeri titolari dell'inchiesta nella quale sono scattate anche due misure cautelari di sospensione dall'esercizio pubblico per l'amministratore unico della società Alto Calore Servizi spa a capitale interamente pubblico, e per un dipendente addetto alla segreteria del presidente, nonché stretto collaboratore dell'amministratore, Michelangelo Ciarcia e per Pantaleone Trasi per 12 mesi con le accuse di indebita compensazione, peculato, fatturazione inesistente e false comunicazioni sociali.

Misure confermate dal gip Francesca Spella, dopo l'interrogatorio di garanzia dei due indagati sospesi e per i quali erano stati chiesti le misure degli arresti domiciliari. Mentre erano state chieste e rigettate le misure di interdizione o dei domiciliari anche per gli indagati Raffaele Castagnozzi e per Gerardo Santoli, il quale con l'intermediazione di Castognozzi tramite il presidente Michelangelo Ciarcia, Pantalone Trasi responsabile della segreteria dell'Alto Calore erano riusciti ad intessere rapporti lavorativi con l'ente di via corso Europa.

Per Santoli e Castagnozzi il gip Francesca Spella non ha ritenuto di dover applicare alcuna misura cautelare in quanto le condotte delittuose, dai due poste in essere, sarebbero documentate fino al 2022 e dunque era manchevole il requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato, circostanza ravvisata per gli altri indagati.

Stando all'impianto accusatorio Gerardo Santoli avrebbe emesso delle fatture per prestazioni inesistenti (per un totale di 55mila euro circa) per far sì che l'Alto Calore potesse evadere l'imposta sui redditi e sull'iva in quanto il corso di formazione Lean e smart organizzation organizzato per 68 dipendenti, in realtà non si sarebbe mai svolto.

Secondo quanto accertato dagli uomini delle fiamme gialle del comando provinciale della guardia di finanza di Avellino agli ordini del comandante Salvatore Minale - gli indagati Michelangelo Ciarcia, Pantalone Trasi e Gerardo Santoli si sarebbero appropriati del denaro pubblico distraendo le somme a pagamento delle cinque fatture emesse dalla SiForm (di Gerardo Santoli) per un'attività estranea allo scopo non lecitamente utilizzabile dall'impresa.

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