Napoli, tenta di sgozzare un 21enne all'Arenella: è caccia all'aggressore

Si scava nelle immagini delle telecamere: «L’uomo ha sferrato più fendenti alla gola»

Carabinieri all'Arenella
Carabinieri all'Arenella
di Melina Chiapparino
Giovedì 29 Febbraio 2024, 23:49 - Ultimo agg. 2 Marzo, 07:42
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Prima un litigio con alcuni coetanei. Un confronto teso, ad alta voce, che sta quasi per sfociare in una colluttazione. Poi, spunta un coltello. Lo impugna un uomo adulto, decisamente più avanti con l’età rispetto al primo gruppetto di facinorosi, un uomo probabilmente sulla cinquantina. È armato, aggredisce un ragazzo di 21 anni e lo pugnala alla gola. Sono diversi i fendenti che vengono sferrati all’altezza del collo del 21enne, che riesce comunque a divincolarsi. Viene soccorso, portato in ospedale al Cardarelli, mentre hanno inizio le indagini dei carabinieri, che da sempre presidiano il territorio. Stando a quanto emerso fino a questo momento, non ci sono dubbi sulla dinamica dell’aggressione. La zona, come è noto, è coperta da telecamere, il cui contenuto ora è al vaglio degli inquirenti.

Ipotesi di tentato omicidio, al vaglio anche le testimonianze raccolte sul posto. Ci sono le dichiarazioni rese dalla vittima, ma anche da alcuni soggetti che erano sul posto, conoscenti della vittima. Tutti hanno confermato la ricostruzione di base: all’improvviso, è spuntato un uomo che ha colpito con il coltello il 21enne. Sangue e paura, dunque, intorno alle due del pomeriggio di ieri. Siamo in via Torrione San Martino, a pochi passi dalla fermata Montedonzelli della Linea Uno della Metropolitana di Napoli. Primo pomeriggio, zona gremita di persone. C’è il solito via vai di utenti della metro e di residenti, con tantissimi studenti, ma anche donne e finanche bambini. Un crocevia, che lega due facce diverse della città. Una zona segnalata in questi mesi, proprio per una criminalità spicciola e pericolosa, proprio perché si abbatte sulle persone comuni. Ma torniamo all’episodio di ieri pomeriggio. Si scava negli ambienti della droga. Il nome della vittima è stato infatti in passato collegato a fatti di droga, quanto basta a spingere i carabinieri a indagare su vicende legate al mondo dello spaccio. Ovviamente si battono tutte le ipotesi possibili, in una zona dove cresce il malumore per droga e criminalità predatoria.

Secondo una recente informativa dei carabinieri, la zona a ridosso di via Montedonzelli è una sorta di piazza di spaccio, per altro particolarmente battuta da una fetta di borghesia napoletana. Zona ibrida, abitata artigiani e professinisti, ma anche da soggetti legati al crimine predatorio e organizzato. Uno scenario su cui sono in corso verifiche da parte delle forze dell’ordine, anche all’indomani delle ripetute denunce avanzate da comitati di cittadini. In questi mesi, sono stati diversi le fiaccolate e i sit in da parte di associazioni di cittadini, ora più che mai stanchi di subire scippi e rapine, ma anche di dover tollerare traffici di droga in ogni ora del giorno e della notte. Brutto cocktail, quello della droga e degli scippi. Due facce della stessa medaglia, che alimentano la preoccupazione di associazioni civice e comitati di genitori. In più occasioni, si è fatto riferimento agli assalti contro ragazzini minorenni (specie durante la movida), ma anche alla circolazione di stupefacenti all’esterno di alcune scuole della zona. Ma torniamo all’episodio di ieri pomeriggio. È caccia all’aggressore. L’uomo si è dileguato. C’è un identikit abbastanza chiaro, le indagini sono a una svolta. 

 

Interviene il parlamentare dei Verdi Francesco Borrelli, in più occasioni in prima linea per denunciare l’escalation di aggressioni, di violenza estemporanea ma anche di crimine predatorio e da strada. «Saranno gli inquirenti a spiegare la dinamica dei fatti - spiega il deputato Borrelli - per fortuna il ragazzo non sarebbe in pericolo di vita. Però appare evidente che non si può continuare a nascondere l’ondata di criminalità e violenza che sta investendo la nostra terra. Far finta di nulla o minimizzare il fenomeno sta solo esacerbando gli animi. Occorre reagire a tutti i livelli. Gli uomini e i mezzi promessi a più riprese dal governo non si sono ancora visti e i napoletani se ne stanno accorgendo a loro spese».