Salernitana, calciatori contestati alla prima di Menichini

Salernitana, calciatori contestati alla prima di Menichini
di Alfonso Maria Avagliano
Mercoledì 20 Agosto 2014, 22:39 - Ultimo agg. 21 Agosto, 08:35
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Solitamente il primo impatto di un allenatore col nuovo ambiente segue canoni classici. Stretta di mano col presidente o dirigente di turno, sciarpetta al collo, sorrisi smaglianti e pollici su per i click dei fotografi. Tutto con una platea di telecamere e taccuini, sponsor alle spalle e forse una data che non sia fine agosto. Ma ieri mattina l’ouverture di Leonardo Menichini da tecnico della Salernitana stata ben diversa: sullo sfondo Digos e carabinieri per una seduta blindata, tutt’intorno tifosi poco felici. Una cinquantina in tutto, non molti. Sar pur vero che ognuno parla per s ma di sorrisi e sciarpe ce n’erano pochi. Il team manager Avallone l’unico rappresentante della societ, costantemente al telefono con Fabiani. All’uscita Menichini ha spontaneamente voluto toccare con mano l’umore di parte della piazza. Nero, come il cielo che nel pomeriggio ha poi sputato pioggia.

Che problema c’? Fatemi parlare, ascoltatemi – ha esordito il trainer scendendo, da solo, dall’auto nera guidata dal collaboratore tecnico, Bonatti – Salerno una piazza importante, chi ci viene pu salvarsi solo vincendo le partite. Se fallisco vado via anche io, credete che non lo sappia? Sono venuto qui quando allenavo il Pisa, eravate 12mila: meritate categorie importanti, non sono venuto qui a svernare. Giocher chi merita, io voglio vincere.
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