C’è un cuore che batte nel cuore del quartiere San Tommaso.
Una bella sorpresa il Teatro Parrocchiale Sant’Alfonso de’ Liguori dove si è conclusa la terza edizione del contest canoro che, alla citazione vendittiana, preferisce quella di Vecchioni: Sogna ragazzo sogna.In realtà qualcosa di onirico l’abbiamo vissuto. Sarà per la strana atmosfera di un tardo pomeriggio di una domenica invernale, tra il sonnacchioso ed il malinconico, per quel tepore racchiuso in un piumino che ti fa perdere il contatto con la realtà, c’è sembrato di esserci calati in una dimensione ormai dimenticata. Un manipolo di ragazzi, o poco più, lontani da mode, da cliché televisivi e senza l’assillo dell’apparire, hanno portato sul palco la loro passione per il canto e per la scrittura musicale.
Niente autotune, niente voci fotocopiate, ognuno con il proprio stile: otto sognatori, otto superstiti di quella che forse non è poi una riserva indiana: quella dei cantautori e degli interpreti non rappanti.
Martina Festa ha messo tutto il suo entusiasmo nella doppia scelta pop: Sei la più bella del mondo e Arriverà. Giulia Romina Pagano, acconciatura e timidezza alla Madame, ha portato la sua doppia proposta cantautorale in inglese: Someone else song (La canzone di qualcun altro) e Room 208 che ci hanno ricordato certe assonanze musicali con Brunori Sas. Infine Matteo Balsamo, beniamino del pubblico, sagoma e scrittura da classica scuola cantautorale, ha conquistato ila platea con La casa in riva la lago e Nel frattempo. A lui il premio Giuria popolare. Ad Antonio Calabrese è andato il premio Giuria Tecnica, a Giulia Romino Pagano il premio per il miglior testo, a Daria Marsullo quello come miglior interprete. Max Minei, motore delle attività del Teatro parrocchiale, padre Tony e padre Lorenzo hanno voluto creare un’isola di buone energie nel centro del quartiere. Il seme della cultura e dell’aggregazione sta germogliando. E i progetti non finiscono qui: tra Folk Lab, St Thomel Gospel Family e Contest canoro ci sarebbe il sogno di ospitare qualche grandissimo del cantautorato italiano. Un nome? Edoardo De Angelis. È il caso di restare sintonizzati.