Ariano, corsa contro il tempo
per regolare il caos tamponi

Ariano, corsa contro il tempo per regolare il caos tamponi
di Vincenzo Grasso
Giovedì 28 Maggio 2020, 09:03 - Ultimo agg. 21 Marzo, 02:51
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Era immaginabile che non si potessero concludere in una sola giornata, quella di martedì, gli interventi per eseguire i tamponi alle 673 persone risultate positive dallo screening sierologico effettuato tra il 15 e 18 maggio scorso su oltre 13 mila residenti. E infatti si è reso necessario impegnare anche nella giornata di ieri le 13 unità mobili messe in campo dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici e dell'Asl di Avellino per raggiungere le ultime persone interessate a questa imponente operazione pilota, fortemente voluta dalla Regione Campania, per individuare gli ultimi positivi da sottoporre a isolamento e mettere in sicurezza il territorio.

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Ovviamente, proprio per la complessità dell'intervento non sono mancati problemi. Innanzitutto, in più casi è venuta meno la comunicazione tra medici di base, pediatri e i propri assistiti inseriti sulla lista delle persone da sottoporre a tampone. C'è stato qualche medico che ha avuto difficoltà ad aprire la Pec e chi, invece, ritiene di essere stato raggiunto dalla comunicazione dell'Asl solo in piena notte. Ma non solo. Non sono mancati casi in cui, non essendo intervenuta alcuna comunicazione, si sia verificato che a comunicare ai cittadini di dover essere sottoposti a tampone siano stati direttamente i sanitari delle unità mobili arrivati in casa.
Nonostante la sorpresa, la collaborazione dei residenti non sarebbe mancata. Solo in qualche caso, invece, c'è stato chi non ha voluto sottoporsi al tampone. Non per disattendere ad un dovere civico, ma per ragioni ben precise. Alcune persone, che sapevano già di essere state vittime del Coronavirus e che si erano sottoposte a tampone, risultando ovviamente negative, hanno evitato di fare un nuovo esame. In pratica hanno partecipato allo screening solo per dare un contributo alla causa della conoscenza del fenomeno sul territorio. Altro problema presentatosi ai sanitari è stato quello del mancato reperimento di persone in casa. Non si sa se perché impegnate sul lavoro o per altre questioni. Di qui la necessità di ripassare il secondo giorno. E come se non bastasse, si è verificato anche l'inconveniente di dover ripetere il tampone, prolungando il lavoro di Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e Biogem. Evidentemente qualche tampone è stato eseguito inizialmente male. Ha colpito molto, inoltre, in questa operazione il numero dei bambini coinvolti. Evidentemente a questo si riferiva il Direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, quando nella conferenza stampa di presentazione dei risultati dello screening con il Governatore De Luca, ha parlato di un esperimento importante e significativo anche per le fasce di età. «Abbiamo registrato di tutto - precisa un medico di base - lo screening è stato una sorpresa. Non ha risparmiato nessuna categoria di persona o fascia d'età. Studiare tutti questi dati sarà molto importante. Ad ogni modo ritengo che i cittadini arianesi si siano comportati bene. Il sistema sanitario sul territorio va, ovviamente, perfezionato, se vogliamo evitare un ritorno del virus». Anche per il dottor Pasqualino Molinario, responsabile dell'associazione Panacea, sarà necessario esaminare con l'opinione pubblica quanto realmente accaduto. Il tutto per sperare di riavviare a pieno regime le attività in città.
In tale ottica si è tenuto, infatti, un incontro tra il Commissario Prefettizio, Silvana D'Agostino, e una delegazione del PsI composta dall'ex sindaco Enrico Franza, Veronica Tarantino e Lino Moscatelli. La delegazione ha illustrato le iniziative intraprese dal Partito a sostegno e per il rilancio della ripresa economica delle Zone Rosse, sia presso la Presidenza della Regione Campania, ove ha inoltrato uno specifico documento già l'otto aprile scorso, sia presso il Governo centrale, per il tramite della segreteria nazionale, con specifici emendamenti da apportare al Decreto Rilancio. È stato indicato come prioritario l'impegno svolto e da svolgere a difesa livelli dei servizi ospitati dalla città di Ariano a partire dall'ufficio del Genio Civile, al potenziamento e rilancio del ruolo del Frangipane, alla necessità di reinserire Ariano all'interno della Comunità Montana. Ma non solo. Decisivi sono, infine, l' istituzione della Zona Franca Urbana e mettere in atto più opportune azioni politiche al fine di supportarla».
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