Bufera su don Vitaliano e il presepe con due Madonne e senza San Giuseppe. Fdi: «Questa è blasfemia»

Niente San Giuseppe e due mamme del parroco noglobal

Il presepe con due Madonne e senza San Giuseppe di don Vitaliano
Il presepe con due Madonne e senza San Giuseppe di don Vitaliano
di Riccardo Cannavale
Mercoledì 20 Dicembre 2023, 09:45 - Ultimo agg. 17:00
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«Due mamme nel presepe: la luce del Natale quest'anno la vedo risplendere anche su queste famiglie colpite da critiche e condanne disumane e antievangeliche». Fa discutere, e non poteva essere altrimenti, la scelta di don Vitaliano Della Sala di allestire il suo presepe nella parrocchia di Capocastello escludendo la statuina di san Giuseppe. L'ha sostituita con una seconda figura femminile che affianca la Madonna. Una provocazione che, nelle intenzioni del sacerdote, dovrebbe stimolare la Chiesa a interrogarsi su tutte le tipologie di famiglia, senza "esclusioni". «Con il primato dell'economia abbiamo costruito una società che per sopravvivere ha bisogno di escludere, di respingere ai margini o in mare. L'esclusione - ricorda il parroco barricadero - è praticata anche dalla Chiesa, relegando ai margini autentici testimoni di Gesù Cristo che urtano il potere, che battono vie nuove, quelle strade su cui subito prendono a camminare gli ultimi, i poveri di Dio, e sulle quali invece inciampano, scandalizzati, i benpensanti. Invece proprio la logica dell'inclusività è l'avvenire della Chiesa».

Le reazioni politiche, soprattutto da destra, non si sono fatte attendere. «Un esercizio di fantasia che denota come una parte della Chiesa interpreti il progressismo come deformazione assoluta del cristianesimo».

Così bolla la scelta di don Vitaliano il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati Alfredo Antoniozzi. «Continuando di questo passo - avverte sarcastico - arriveremo a togliere anche l'identità divina a Gesù. Qualcuno tra i superiori dovrebbe ricordarlo a Don Vitaliano il cui presepe è più un carro carnevalesco». Parla di «squallida ed inutile provocazione» il senatore di Fdi Sergio Rastrelli, che con il parroco condivide la residenza a Mercogliano. «Il presepe è un simbolo universale, che va disperatamente salvaguardato, perché un popolo che rimuove le proprie radici rinuncia al suo futuro. Il presepe è soprattutto un simbolo imponente dei valori di pace e fratellanza, di tolleranza e di comprensione reciproca». Anche la senatrice Giovanna Petrenga (Fdi) boccia la rappresentazione di don Vitaliano. «Un' esibizione muscolare che trovo fuori luogo: penso che vi siano delle sfere di intimità religiosa che sarebbe meglio lasciare al "sentire" dei singoli evitando provocazioni.

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Cancellare San Giuseppe e mettere due mamme sul presepe penso sia il modo peggiore per rilanciare il tema dell'omofobia. Si fa un torto proprio a tutti quegli uomini che come lui hanno vissuto nell'assoluto e devoto rispetto verso le donne ». «Sembra proprio che don Vitaliano, non riesca a stare lontano dai riflettori - aggiunge la vice coordinatrice regionale di Azzurro Donna, Giuliana Franciosa -. Le sue esternazioni, i suoi modi di intendere la Chiesa, fanno pensare che vi sia ben poco di spirituale e moltissimo, invece, di protagonismo. Un parroco che usa questi modi, pensa realmente di attrarre a sé i fedeli? Il prete attivista non si accorge che di fatto è lui ad escludere altri. La politica non venga fatta nelle chiese».

 

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