Covid ad Avellino, morto a Villa Clementina;
i familiari: «Godeva di ottima salute»

Covid ad Avellino, morto a Villa Clementina; i familiari: «Godeva di ottima salute»
di Alessandra Montalbetti
Mercoledì 18 Novembre 2020, 09:29 - Ultimo agg. 22 Marzo, 12:11
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Si indaga sul decesso dell'85enne Guerriero Follo, positivo al Coronavirus, nella Rsa di Volturara, effettuata una tac ai polmoni della salma. Ieri pomeriggio sono stati dunque avviati gli accertamenti tecnici irripetibili, dopo il conferimento dell'incarico al medico legale Carmen Sementa, per far luce sul decesso dell'85enne, originario di Montemarano, ospite della Rsa di Volturara Villa Clementina e morto all'interno della stessa residenza per anziani il 12 novembre scorso. Stamattina, inoltre, è previsto il prosieguo degli accertamenti, con l'autopsia sul corpo dell'85enne. A disporre il sequestro della salma e della sua cartella clinica, la Procura, dopo che i carabinieri della compagnia di Solofra, agli ordini del capitano Gianfranco Iannelli, hanno effettuato le prime indagini in seguito alla segnalazione del decesso dell'85enne nella Rsa. Accertamenti disposti per stabilire con certezza le cause della morte dell'anziano al termine dell'esame esterno effettuato sul cadavere. Al momento non risultano persone indagate, ma si procede contro ignoti.

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Il fascicolo d'inchiesta vede come persone offese i figli della vittima, rappresentati dall'avvocato Michele D'Agnese.

I familiari dell'85enne deceduto provvederanno nei prossimi giorni a presentare un esposto in Procura anche loro proprio per comprendere se la morte del loro congiunto sia stata provocata o meno da eventuali negligenze o imperizie del personale in servizio presso la Rsa di Volturara. Uno dei figli del deceduto vive fuori regione e non appena ha ricevuto la notizia della morte del congiunto si è precipitato in paese. Il legale precisa: «Il signor Follo godeva di ottima salute e nei giorni precedenti al decesso improvviso, i congiunti avevano ricevuto sempre delle rassicurazioni sullo stato di salute dell'85enne». Il difensore dei familiari inoltre afferma: «Prima di giovedì scorso, giorno del decesso, ai familiari non era stata evidenziata mai nessuna complicazione sullo stato di salute dell'85enne, nonostante fosse risultato positivo al coronavirus. Dunque chiedono che venga fatta chiarezza e giustizia sulla morte del loro congiunto, una morte sopraggiunta improvvisamente che ha lasciato tutti sbigottiti e affranti». 

Al momento gran parte degli ospiti e del personale in servizio (72 positivi su 80 persone) presso la Rsa Villa Clementina sono risultati contagiati. Positività riscontrate fin dai primi di novembre, oltre ad un mini focolaio familiare registrato in paese: una intera famiglia di dieci persone, con bambini e una donna incinta, era risultata positiva, contagiata da un parente che lavora fuori dal comune. 

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Intanto l'amministrazione comunale per frenare il contagio nel piccolo comune irpino, aveva adottato una misura straordinaria: un mini lockdown riguardante esclusivamente le persone anziane. Infatti a loro era impedito, se non per urgenti e comprovati, uscire di casa. Restrizioni anche per chi presentava patologie respiratorie. Il Comune inoltre ha provveduto a mettere a disposizione anche un albergo per il personale infermieristico disposto a prestare servizio nella Rsa di Volturara Irpina. E le visite dei familiari ai propri congiunti ospiti di Villa Clementina erano state sospese da marzo scorso. Già altri anziani, ospiti della struttura, sono deceduti dopo il trasporto in ospedale e con esito positivo del tampone effettuato al fine di accertare l'eventuale contagio da Coronavirus. Ma in nessuno di questi casi, finora, è stato disposto il sequestro della salma.

Intanto i carabinieri del Nas di Salerno, coordinati dal comandante Francesco Zaccaria, hanno effettuato dei controlli in ben 4 residenze per anziani presenti in Irpinia, tra cui anche quella di Volturara Irpina, la scorsa settimana. In nessuna delle strutture controllate sono state riscontrate delle anomalie o irregolarità. E non sono stati emessi provvedimenti sanzionatori. Dunque, dai controlli effettuati dai Nas di Salerno, è emerso che di base sono state rispettate le normative di prevenzione anticovid. Mentre delle prescrizioni sono state previste, sia per strutture ospedaliere che per le stesse residenze per anziani, per quanto riguarda l'organizzazione degli ingressi. Ma i controlli da parte dei Nas di Salerno sia presso le strutture sanitarie che presso le Rsa continueranno al fine di verificare ulteriormente il rispetto delle norme per limitare il diffondersi del virus.
 

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