Il sequestro a Sirignano delle licenze di noleggio manda in crisi Sorrento

In Costiera sorrentina carenza di Ncc, problemi in vista per la stagione turistica

Il sequestro a Sirignano delle licenze di noleggio manda in crisi Sorrento
Il sequestro a Sirignano delle licenze di noleggio manda in crisi Sorrento
di Antonino Siniscalchi
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 00:05 - Ultimo agg. 13:09
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Le trecento licenze di noleggio con conducente, etichettate «Comune di Sirignano (Av)» sotto sequestro della magistratura, potrebbero avere notevoli ripercussioni sulla mobilità dei turisti in arrivo e in partenza in Penisola sorrentina. Il provvedimento emesso dal sostituto procuratore della Procura di Avellino, Antonella Salvatore, priva di una ampia offerta di auto a noleggi con conducente la Penisoal Sorentina.

Le autorizzazioni sarebbero state concesse dal comune irpino dal 2015. Il sequestro è stato disposto sia presso gli uffici del municipio di Sirignano, che alla Motorizzazione Civile. Le ipotesi di reato sono quelle di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in concorso ed abuso in atti d’ufficio. A breve dovrebbero arrivare le iscrizioni nel registro degli indagati. L’inchiesta risale a quasi tre anni fa, con accurate indagini eseguite dai carabinieri della compagnia di Baiano, con l’acquisizione di documentazioni ed informazioni su una vicenda che è stata oggetto di interrogazioni sia Parlamentari che Regionali, seguita con particolare attenzione dagli operatori turistici della Penisola sorrentina. 

Numerosi i transfert affidati nel periodo estivo ai titolari di licenze che prestano la loro attività nelle due costiere con le licenze contestate. Sulle strade tra Sorrento, Positano e Amalfi era facile imbattersi in vetture e minivan da noleggio che esponevano le insegne accanto alla targa o sul parabrezza con lo stemma di Sirignano. La carenza di licenze di Ncc a Sorrento e dintorni è stata evidenziata da tour operator ed agenti di viaggio che ora guardano con preoccupazione al ridimensionamento dell’offerta sul territorio, con il rischio di non poter far fronte alla domanda pressante di turisti in arrivo e in partenza nelle strutture ricettive locali. Indipendentemente dagli sviluppi delle indagini in atto alla Procura della Repubblica di Avellino sulle 300 licenze sequestrate il problema della mobilità turistica è evidente. 

La carenza di minivan e vetture autorizzate, infatti, si è ampiamente manifestata già l’estate scorsa, quando sono state fermate dalle forze dell’ordine una decina di vetture prive o carenti delle prescritte autorizzazioni. L'esiguo numero di Ncc in Penisola sorrentina, peraltro, è stata sottolineata anche dal presidente degli Agenti di viaggio della penisola sorrentina, Gino Acampora. «Qualora venisse confermato il fermo delle 300 licenze contestate – spiega Acampora – ci troveremo in una situazione drammatica per il settore, con il rischio di non poter garantire i transfer dei clienti che arrivano a Napoli o a Roma e diretti verso le nostre località. Già la domanda per questo servizio era di gran lunga superiore all’offerta, ora il problema potrebbe diventare insostenibile». 

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L’inchiesta partita dalla Procura di Avellino potrebbe allargarsi anche in altre province. Ora si guarda con particolare attenzione ad un incontro in programma domani a Roma al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, L’obiettivo è fare chiarezza sul rilascio di nuove licenze, una esigenza ampliata dalle nuove prospettive del movimento turistico post Covid con i viaggiatori che hanno letteralmente cancellata l’idea di muoversi in gruppo e dal proliferare del movimento extralberghiero che privilegia spostamenti per comitive circoscritte a meno di una decina di partecipanti. L'apertura dell’aeroporto di Pontecagnano, prevista per il prossimo mese di luglio, inoltre, prospetta nuove richieste di mobilità tra il nuovo scalo e la Penisola sorrentina. «A Sorrento - spiega Paolo Durante, operatore turistico di lungo corso - la carenza di Ncc rappresenta un'emergenza, una criticità per il turismo e l'economia del territorio. Auspichiamo che si faccia chiarezza su tutti i fronti, sia sulla legittimità delle autorizzazioni contestate che sulle nuove licenze che devono necessariamente contribuire ad alimentare la domanda di trasfert, un servizio fondamentale esercitato da questo settore della mobilità».