Riciclaggio a Solofra, il manager spiega la truffa

L'uomo interrogato dal gip

Il tribunale di Avellino
Il tribunale di Avellino
Sabato 17 Giugno 2023, 10:04
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Ha spiegato per oltre un'ora al gip Fabrizio Ciccone il sistema dell'emissione delle fatture inesistenti e poi i trasferimenti delle somme di denaro. Francesco Pio De Stefano, titolare della Florence Bags, affiancato dall'avvocato Raffaele Tecce ha chiarito la sua posizione nel corso dell'interrogatorio di garanzia, svoltosi ieri mattina, davanti al gip Fabrizio Ciccone. In particolare nel corso dell'interrogatorio si è soffermato sulle modalità del sistema scoperto dalle fiamme gialle del comando provinciale di Avellino. Contro di lui pesano le dichiarazioni rese sia in fase di indagine da alcuni degli indagati, che nel corso degli interrogatori di garanzia. Con quello di ieri si è chiusa la fase degli interrogatori di garanzia. Ora i legali Raffaele Tecce, Valentina Musto, Dino Iausozzi, Domenico Iommazzo e Ennio Napolillo sono già a lavoro per presentare le istanze dinanzi al tribunale del riesame di Napoli per chiedere l'annullamento delle misure emesse nei confronti dei loro assistiti. Anche se alcune per alcune posizioni marginali il gip del tribunale di Avellino, Ciccone ha già accolto le richieste di attenuazione delle misure presentate dagli avvocati.

In particolare hanno lasciato il carcere di Bellizzi Irpino, Giuseppe Fiorillo, Giuseppe De Donato e Vincenzo Orvieto sottoposti alla misura dell'obbligo di dimora, Ernesta Sellitti, Francesco De Vivo, Luca Attianese, sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, Anna Maria Trombetta sottoposto agli arresti domiciliari. Decisione attesa anche per Antonio e Francesco Pio De Stefano, per Marco Cortopassi, per Vincenzo Orvieto classe '95 e per Honcu Robert Nicolae. L'inchiesta condotta dalla procura di Avellino prese il via nel settembre del 2021, dopo che i carabinieri notarono Anna Maria Trombetta, Francesco Pio De Stefano e Marco Cortopassi aggirarsi nei pressi dell'ufficio postale di Tavernola San Felice con fare sospetto. I tre furono identificati e fermati con svariate centinaia di euro. I controlli furono effettuati anche all'interno dell'ufficio postale ed emerse che i tre erano stati segnalati all'autorità antiriciclaggio delle Poste perché spesso effettuavano operazioni con cifre importanti. Inoltre Marco Cortopassi e Anna Maria Trombetta raccontarono di essere stati ingaggiati da Francesco Pio De Stefano - titolare della Florence Bags - ad effettuare operazioni di riciclaggio di denaro proveniente da una presunta attività di falsa fatturazione, in cambio di denaro. Nello specifico 200 euro per Anna Maria Trombetta e 800 euro per Marco Cortopassi come compenso mensile. Dagli ulteriori controlli effettuati dalle fiamme gialle di Avellino è emerso che le ditte che emettevano le fatture inesistenti non avevano alcun dipendente e in alcuni casi all'indirizzo indicato per la sede legale, risultavano altre attività: in un caso l'associazione dei consumatori "Movimento in difesa del Cittadino" e in un altro, vi era un meccanico.

 

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