Tribunale di Avellino, si staccano i marmi dalla facciata: intervento d'urgenza

Tribunale di Avellino, si staccano i marmi dalla facciata: intervento d'urgenza
di Alessandra Montalbetti - Selene Fioretti
Domenica 14 Gennaio 2024, 11:34
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Il tribunale di Avellino mostra ancora volta le sue criticità. A preoccupare la tenuta delle lastre di marmo che rivestono la facciata degli uffici di Piazzale De Marsico. Dopo la caduta di calcinacci il palazzo di giustizia è stato transennato. Sono state lasciate libere solo le vie di accesso agli uffici giudiziari. Intanto lunedì è previsto un primo intervento di somma urgenza con la sistemazione delle reti contenitive lungo le pareti verticali e la verifica delle parti pericolanti per metterle in sicurezza. Dopo i lavori di somma urgenza verrà affidato ad una ditta incaricata dal Ministero della Giustizia un progetto per il ripristino delle facciate. Il pericolo da scongiurare è quello della caduta di calcinacci, e addirittura di lastroni di marmo, dalla struttura realizzata negli anni 70. Solamente qualche giorno fa si sarebbe verificato l'ultimo cedimento, quando, lungo il lato destro, in corrispondenza dello sportello Atm, sarebbe venuto giù del materiale. A tutela della pubblica incolumità, quindi, è stata programmata una serie di interventi. La proprietà dell'immobile, inoltre, è comunale, mentre la sua gestione (a partire dal settembre 2015) è di competenza del Ministero della Giustizia.

Dunque, per dare seguito al piano d'avanzamento, c'è stata un'azione congiunta tra l'Ente di piazza del Popolo e gli uffici ministeriali. Le transenne sono state installate durante la giornata di giovedì su disposizione di Palazzo di Città.

Sono state posizionate lungo tutto il perimetro esterno del Tribunale, l'area a rischio crolli, e non verranno rimosse fino al termine dei lavori. Con un'ordinanza è stato interdetto il passaggio ai pedoni. Più complesso, invece, l'intervento che spetta ai tecnici incaricati dal ministero. Ieri mattina la ditta edile incaricata ha posizionato in corrispondenza dei quattro ingressi, pedonali e carrabili, delle paratie di contenimento utili a trattenere eventuale materiale che arriva dall'alto. Già in serata è stata terminata la collocazione dei sistemi di protezione. Si entrerà nel vivo, poi, a fine mese, quando arriverà un gruppo specializzato in edilizia acrobatica. Gli operai, cioè, si caleranno dal tetto per montare delle reti di contenimento. È di 40 giorni, al momento, la stima dei tempi necessari all'ultimazione dei lavori. Nessuna modifica, nel frattempo, alle modalità d'accesso al Palazzo di Giustizia. Si riaccende, tuttavia, il dibattito sullo stato di salute dell'intera struttura. A novembre, per esempio, un cedimento nel cortile interno dovuto a delle infiltrazioni. «Il problema riguarda la tenuta dei marmi che rivestono la facciata del tribunale. Questione che interessa anche la parte interna del palazzo ha precisato il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Avellino, Fabio Benigni Era stata segnalata una caduta calcinacci dal personale del tribunale». Il rpesidnete del tribunale facente funzione Roberto Melone attraverso la Conferenza Permanente, si è attivata celermente per evitare qualsiasi tipo di problema per l'incolumità pubblica.

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Al momento nel palazzo di giustizia avellinese sono stati ultimati gli interventi per l'adeguamento alla recente normativa dell'impianto elettrico e del sistema antincendio. Resta al palo l'adeguamento antisismico della stabile. Nel febbraio del 2017, nei corridoi del tribunale comparvero dei cartelli con i quali si invitava tutta l'utenza a non sostare, al termine degli adempimenti, nel plesso di piazzale De Marsico per motivi di sicurezza. Cartello che fu accompagnato da non poche polemiche tra chi quotidianamente frequenta per motivi lavorativi il tribunale di Avellino. La questione, infatti fu ancora affrontata nel marzo 2017, quando circa 5 milioni di euro furono trasferiti dalle disponibilità del Comune di Avellino al Ministero, Provveditorato Opere Pubbliche per dare il via all'iter e agli interventi ordinari e straordinari di cui necessita il palazzo di giustizia. Il Comune, dopo la firma del protocollo, non aveva più alcun potere sull'esecuzione dei lavori. Da allora le sollecitazioni affinché il tribunale venisse adeguato dal punto di vista antisismico sono state tante. In campo la conferenza permanente, la Camera Penale Irpina che negli anni scorsi ha indetto diverse astensioni dall'attività giudiziaria al fine di sollecitare azioni celeri, la proclamazione dello stato di agitazione da parte dell'Aiga e dal Movimento Forense. Fino ad arrivare all' ultima astensione dalle udienze penali (tenutasi nel febbraio del 2020) proclamata dalla Camera Penale. 

 

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