Presunto giro di usura, in quattro a giudizio

Imponevano interessi usurari dal 10% al 15% mensili, il gip del tribunale di Avellino dovrà decidere se accogliere le richieste di rito alternativo

Il gruppo criminale imponeva interessi usurari dal 10% al 15% mensili
Il gruppo criminale imponeva interessi usurari dal 10% al 15% mensili
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 6 Aprile 2023, 12:54 - Ultimo agg. 13:09
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Imponevano interessi usurari dal 10% al 15% mensili. Il gip del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, il 7 giugno prossimo, dovrà decidere se accogliere le richieste di rito alternativo avanzate da due dei quattro imputati.

Gaetano Rinaldi di Montoro ha chiesto di patteggiare, mentre Gerardo Picariello di Avellino ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Rito ordinario scelto dai difensori degli altri due imputati Crescenzo Michele di Sarno e Nicola Guarriello di Avellino.Per questi ultimi due il gup Rotondi dovrà decidere se dovranno affrontare l'istruttoria dibattimentale o emettere sentenza di proscioglimento. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Francesco Pecchia, Nello Pizza, Sabatino Fusco e Marino Capone.

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I quattro presunti usurai stando all'impianto accusatorio sono accusati di aver costretto un imprenditore di Atripalda, titolare di una macelleria, a farsi consegnare a titolo di interessi anche il 12% della somma inizialmente prestata approfittando dello stato di bisogno economico della vittima.Nel giro di usura sarebbe finito anche il titolare di una braceria di via Nazionale Torrette.

Quest'ultimo sarebbe stato costretto a fronte di un prestito iniziale di 30mila euro da restituire in tre tranche da 10mila a corrispondere interessi usurari del 15% mensile facendosi consegnare dalla vittima, da marzo a luglio del 2019, 9.500 euro tutti e solo a titolo di interessi maturati.


In particolare Gaetano Rinaldi e Michele Crescenzo, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso avrebbero stando alla pubblica accusa preteso la restituzione delle somme di denaro e gli interessi pattuiti. Nel maggio del 2020 a Montoro il titolare della macelleria di Atripalda fu anche picchiato brutalmente. Un pugno in pieno volto gli fu sferrato da Gaetano Rinaldi accompagnato dalle minacce di aggredire anche l'anziano padre.

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