Vandalizzato nella notte tra domenica e lunedì l'autovelox sulla statale 87 nel territorio di competenza del Comune di Morcone. In pratica, gli «occhi» della telecamera dello strumento che impone il limite di velocità sul tratto della superstrada Fondo Valle Tammaro a circa un chilometro dall'uscita di Morcone sono stati oscurati con pennellate di vernice coprente, mentre la tabella che ne indica la presenza è stata contrassegnata con una X. L'ipotesi più accreditata al riguardo è quella di un atto vandalico messo in pratica da qualcuno cui era stata notificata una multa per eccesso di velocità. In un contesto in cui le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese per l'aumento spropositato delle utenze e delle spese vive, l'arrivo di una multa per eccesso di velocità, peraltro abbastanza salata, non viene accolto di buon grado dai destinatari. I circa 30 chilometri di strada a scorrimento veloce che dividono Benevento da Morcone sono contrassegnati da quattro autovelox, un tutor e due semafori che, insieme all'intenso traffico di mezzi pesanti, rallentano non poco il traffico sull'arteria che congiunge il Sannio al Molise.
Nel dettaglio, il primo autovelox è posizionato a destra della carreggiata a pochi chilometri di distanza dal cartello che indica la direzione per Campobasso, in un'area demaniale del Comune di Torrecuso, qualche curva prima del semaforo che regola il traffico in entrata e in uscita in quell'area che, nel corso dell'alluvione del 2015, fu interessata da una frana che aveva risucchiato a valle una parte della carreggiata.
Ripercorrendo la strada, in senso contrario, da Morcone a Benevento, oltre ai due semafori incontrati all'andata, sono presenti altri due autovelox, uno nel territorio di Pondelandolfo e l'altro nel territorio del Comune di Fragneto Monforte che, peraltro, ha installato anche un tutor attivo per poco più di cinque chilometri, che impone una velocità di crociera di 80 chilometri all'ora. Insomma, la statale 87 non sembra più una superstrada a scorrimento veloce, nata per accorciare le distanze tra i Comuni dell'Alto Sannio e tra la Campania e il Molise ma un percorso a ostacoli, dove le impronte dei pneumatici dei veicoli di chi non conosce la strada rimangono impresse sul fondo stradale, in prossimità degli autovelox che, secondo l'opinione comune, non servono a migliorare il grado di sicurezza del percorso ma sono di utilità ai Comuni per battere cassa. Infatti, chi quotidianamente percorre la superstrada per lavoro, sa perfettamente dove sono posizionati gli autovelox e rallenta per tempo prima di arrivare nel mirino delle telecamere, per poi riprendere velocità. È quindi scontato che le macchinette non sono in grado di svolgere un'azione deterrente per indurre gli automobilisti a ridurre la velocità ma le frenate improvvise possono rappresentare addirittura un pericolo in più per chi si trova l'autovelox di fronte all'improvviso.