Benevento, il Tribunale del Malato: «Timori per i tempi delle liste d'attesa all'Asl»

La nota del rappresentante territoriale Boccalone

Nicola Boccalone
Nicola Boccalone
Giovedì 7 Settembre 2023, 20:02
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«I tempi d'intervento dell'Asl, in termini di percorrenza di automediche e ambulanze, sono non poco elastici. Sarebbe auspicabile conoscere i sistemi e i metodi seguiti per la quantificazione dei tempi d'intervento in ambito emergenza-urgenza del 118». Esordisce così, in una nota, il rappresentante dell'assemblea territoriale del Tribunale dei diritti del Malato Nicola Boccalone. Che aggiunge: «La visione dell'Asl sulla gestione delle emergenze, di recente resa attraverso dichiarazioni pubbliche, attende appropriati riscontri tecnici. Le dichiarazioni di efficienza del sistema non sembrano infatti trovare conforto nei recenti accadimenti tragici che hanno segnato il territorio fortorino». A suo avviso, inoltre, per quanto riguarda le «visite specialistiche, l'elasticità nel dare risposta ai cittadini è andata oltre l'immaginabile. All'Associazione - sottolinea - è pervenuta, da parte di una cittadina di San Giorgio del Sannio, una segnalazione sui tempi d'attesa per una visita specialistica presso l’Asl di Via XXIV Maggio a Benevento. Nel caso segnalato: a settembre viene richiesta la visita specialistica e la prenotazione fissata per il giorno 19 dicembre 2024. Sedici mesi dalla prenotazione per una visita specialistica. Tempi di attesa che lasciano incertezza, preoccupazioni e non poche perplessità».

Per il Tribunale del Malato, inoltre, «ancora una volta, i Lea ( Livelli essenziali di assistenza) hanno difficoltà a trovare ingresso nel  territorio. Ad ogni buon conto, la comunità deve essere risarcita, poiché decorsi il temine limite dei 120 giorni, l'Asl è tenuta a garantire la visita specialistica al richiedente a suo carico». Boccalone, infine, sottolinea che «se i tempi massimi di attesa superano quelli stabiliti, si può chiedere che la prestazione venga fornita in intramoenia senza dover pagare il medico come “privato”, bensì corrispondendo solo il ticket.

Un diritto che può essere esercitato per tante tipologie di esami e visite specialistiche. La differenza di costo è a carico dell'Azienda sanitaria locale».

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