Calci nelle gambe all'ex moglie per passare la notte con lei

Misura interdittiva per un 46enne del capoluogo, le violenze dopo la separazione

Calci nelle gambe all'ex moglie per passare la notte con lei
Sabato 11 Marzo 2023, 12:27 - Ultimo agg. 16 Marzo, 19:15
2 Minuti di Lettura

Vessava l'ex moglie da anni, anche dopo la separazione. A seguito di un’indagine della Procura della Repubblica di Benevento, gli investigatori della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del "divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse", emessa dal Gip del Tribunale di Benevento, nei confronti di un 46enne del posto, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in famiglia.

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia-querela sporta dalla parte offesa, la quale ha riferito di essere vittima di numerosi e gravi episodi di aggressione e vessazioni verificatisi anche dopo la separazione avvenuta nel 2008.

Come dichiarato dalla vittima, negli ultimi tempi la persona destinataria dell’odirerna misura si era resa responsabile di comportamenti sempre più gravi. In particolare, aveva colpito la moglie con calci alle gambe solo perché non voleva andare a dormire con lui, in un’altra occasione, dopo una lite, le aveva lanciato contro un piatto contenente cibo e l’aveva scaraventata contro un mobile, provocandole lividi e dolori alla schiena e, infine, minaccciata e ingiuriata augurandole la morte. Infine, nell’ottobre del 2022, nel corso di un incontro ottenuto per vedere le figlie, si era ancora scagliato contro la moglie, afferrandola per i capelli e minacciandola di morte. 

Video

L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi di reato a carico dell’indagato, e il Gip del Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della Procura, ha emesso il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese e ai luoghi abitualmente frequentati dalle stesse, ritenuta necessaria per frenare l’ira dell’indagato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA