Campoli Monte Taburno, ragazzi «sui passi di Mosè» grazie all'Azione Cattolica

L'iniziativa ha coinvolto 60 partecipanti

Una delle iniziative del camposcuola
Una delle iniziative del camposcuola
Mercoledì 30 Agosto 2023, 17:13 - Ultimo agg. 31 Agosto, 09:20
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«Da ebreo nato schiavo in Egitto a bambino adottato dalla figlia del faraone, da liberatore del popolo d'Israele, oppresso dalla crudeltà e dalla disumanità degli egiziani, alla nascita della "Pesach", la Pasqua ebraica; dall'aver ricevuto le tavole con i 10 comandamenti all’incomprensione e all’ingratitudine del suo popolo verso di lui e verso il Dio che lo ha liberato». Esordisce così, in una nota, l'Azione Cattolica della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, richiamando il tema «Sui passi di Mosè», che ha animato tutte le attività del camposcuola diocesano dell'Acr per i ragazzi della scuola media, svoltosi nei giorni scorsi a Campoli del Monte Taburno, presso Casa Don Bosco. Tra scenette teatrali, riflessioni, preghiere, attività ludiche e laboratori creativi, i 60 partecipanti al campo hanno camminato sui passi di Mosè con l'obiettivo d'imparare da lui e dalla sua vicenda e di provare a imitarne anche la pazienza e l’attesa. 

«Ringraziamo il Signore per il dono di questo camposcuola diocesano – dicono i responsabili diocesani dell’Acr Marco Lavorgna e Grazia Carlo – e per il dono dell’assistente uscente don Ionut, che è stato con noi ad accompagnare tanti bambini e ragazzi per 13 anni, e del nuovo assistente diocesano Acr don Biagio. Siamo certi di aver incontrato il Signore in questi giorni tra noi, nei nostri volti, e vogliamo incontrarlo negli sguardi di tutti coloro che incontreremo per essere sempre più capaci di riconoscerlo presente in ogni momento delle nostre giornate, per essere sempre più disponibili al servizio degli altri e del territorio che abitiamo». Proprio l’assistente uscente don Ionut Pirtac, attualmente parroco di San Lorenzo Maggiore e nuovo direttore della Pastorale della Terza Età, ha aggiunto: «Con la conclusione di questo campo diocesano finisce il mio mandato nell’Acr come assistente diocesano, iniziato 13 anni fa. Non mi resta che ringraziare Dio e il vescovo Michele De Rosa per l'opportunità datami di fare un pezzo di strada in questa grande e bella famiglia, dove sono sicuro di aver più ricevuto che dato.

Ho incontrato tanti volti che piano piano mi sono diventati amici e fratelli. Al nostro amico Gesù che guida la nostra storia, chiedo perdono per le cose che non ho fatto oppure che avrei potuto fare meglio e con il cuore pieno di gratitudine e riconoscenza dico "Grazie"».

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