Cerreto Sannita: appalti per la Torre civica, a processo per corruzione

Un rinvio a giudizio

La torre di Cerreto Sannita
La torre di Cerreto Sannita
di Enrico Marra
Sabato 25 Marzo 2023, 10:14
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Un rinvio a giudizio, poi prescrizioni e non luogo a procedere per gli indagati per presunte irregolarità per l'appalto dei lavori della torre civica medioevale di Cerreto Sannita. Le ha decise nell'udienza di ieri mattina il Gup Pietro Vinetti. La prescrizione è scattata, per la turbativa di gara, per l'allora sindaco Pasquale Santagata, 68 anni, per Angelo Carmine Giordano 63 anni, di Solopaca, per Dario Giovini, 58 anni, della provincia di Caserta, commissari di gara, e per Letizio Napoletano responsabile dell'Ufficio tecnico lavori pubblici del Comune. Disposto invece il non doversi procedere per l'abuso di ufficio che era contestato allo stesso Napoletano e al docente Marcello Rotili 75 anni, di Benevento.

Un addebito prospettato per l'affidamento, nel 2015, dell'incarico di consulente archeologico, per la sorveglianza sui lavori di restauro della torre, ad un allievo del docente universitario.
Rinvio a giudizio, infine, con processo fissato per il 24 novembre per Letizio Napoletano che rispondeva anche del reato di corruzione. Secondo l'accusa la commissione, che doveva affidare i lavori di restauro della torre, presieduta da Napoletano e con Giordano e Giovini come commissari, attribuì, tra l'altro, un punteggio tecnico alla proposta migliorativa della ditta Bretto, superiore a quello assegnato alle altre ditte. Santagata, sempre secondo l'accusa, avrebbe chiesto a Napoletano di fare questa assegnazione alla ditta di Antonio Bretto, la cui posizione processuale è stata oggetto di uno stralcio. A Napoletano viene anche contestato di aver ricevuto 10mila euro da Bretto. Il dirigente Napoletano rispondeva inoltre di abuso di ufficio in concorso con Rotili. L'accusa riteneva che il capo dell'ufficio tecnico avesse nominato, come consulente archeologico del Comune di Cerreto Sannita per la sorveglianza dei lavori della Torre civica, su suggerimento del docente universitario, un suo allievo.


Questo procedimento costituisce uno stralcio di una maxi indagine fatta di Dda e Guardia di finanza denominata «The Queen», conclusasi nel marzo 2017, con decine di arresti scattati per una serie di gare di appalto nelle province di Napoli, Caserta e Benevento.

Nelle elenco delle gare attenzionate figurava anche quella per i lavori di restauro della torre di Cerreto per la quale era stato chiamato in causa Napoletano, che aveva rapporti con politici napoletani e che finì agli arresti domiciliari.

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia Napoletano aveva respinto ogni addebito, rivendicando la correttezza e la legittimità dell'aggiudicazione della gara. Il Riesame aveva annullato l'ordinanza per il dirigente che così tornò in libertà, dichiarò l'incompetenza territoriale del Gip di Napoli e individuò come competente la Procura sannita. Gli indagati sono stati difesi dagli avvocati Alfonso Forgiuele, Sergio Rando, Vincenzo Cartellessa, Massimo Taffurri, Luigi Marino e Maria Assunta Bovio, Nico Salomone.
 

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