Benevento, pullman sempre pieni ma nessuno paga: mancano i controlli

Solo 1.500 i ticket venduti su base mensile

Benevento, pullman sempre pieni ma nessuno paga: mancano i controlli
Benevento, pullman sempre pieni ma nessuno paga: mancano i controlli
di Paolo Bocchino
Domenica 7 Aprile 2024, 09:54 - Ultimo agg. 8 Aprile, 08:50
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Cinquanta biglietti venduti al giorno, il resto viaggia gratis sui bus. In pratica, tra tutti i mezzi in transito ogni giorno, uno solo è pieno di utenti regolarmente in possesso del ticket di viaggio. Il resto può considerarsi uno strumento accessorio del welfare comunale o, se si preferisce, un incentivo non reclamizzato a visitare la città. Benevento ha i titoli per candidarsi a capitale dei «portoghesi». Una schiera che va facendosi sempre più folta, anno dopo anno, come attestano i monitoraggi periodici effettuati dalla Trotta e dal Consorzio Unico Campania cui aderisce l'azienda affidataria del servizio in città dal 2017.

Dati che non vengono pubblicati dal Consorzio, né dal gestore. Fonti interne però rivelano ciò che può essere facilmente appurato dalla semplice osservazione empirica: i viaggiatori che salgono sui pullman e si avvicinano alla obliteratrice per timbrare il tagliando sono mosche bianchissime. L'ultima rilevazione, condotta a fine 2023, ha confermato il trend costantemente in calo della vendita dei biglietti in città: sono soltanto 1.500 i ticket venduti su base mensile.

Pochissimi in senso assoluto se si considera, come detto, il riverbero del dato in termini di vendita giornaliera, assolutamente disallineata dalla reale utenza. Una condizione che si fa, poi, imbarazzante se si opera il raffronto con i riscontri storici di vendita. Risalendo al 2019, ultimo anno pre-pandemico, si scopre infatti che i tagliandi venduti in media al mese erano ben 10mila, con picco nei mesi invernali e calo in estate. Il saldo dell'ultimo quinquennio parla quindi di 9mila biglietti persi ogni mese, una ecatombe che ha quasi azzerato le vendite. Trend che va accelerando di anno in anno esponenzialmente.

A fare da termine di paragone ulteriore c'è il dato intermedio relativo al 2022, quando in città sono stati staccati 3.200 tagliandi ogni 30 giorni. Nell'ultimo anno e mezzo, dunque, l'acquisto dei titoli di viaggio per singola corsa si è praticamente dimezzato. E non contribuiscono più di tanto a risollevare il bilancio i dati inerenti gli abbonamenti. Il più recente monitoraggio, svolto nel 2022, parlava di 732 carnet mensili e 187 annuali. Numeri che con ogni probabilità sono andati ulteriormente calando per effetto della totale mancanza di controlli a bordo che fungono da potente disincentivo anche per i cittadini dotati del più adamantino senso civico.

Una condizione più volte denunciata dalle organizzazioni sindacali di settore, ma finora puntualmente caduta nel vuoto. Cosimo Pagliuca, segretario provinciale della Uil trasporti e operatore di esercizio di Trotta, lancia una ficcante provocazione: «La situazione è imbarazzante. Il biglietto non lo acquista veramente più nessuno. Oggi (ieri, ndr), in 3 ore di viaggio sono salite a bordo 200 persone. Ce ne fosse stata una che si sia avvicinata alla obliteratrice per timbrare il ticket. È evidente che non siamo di fronte a un esercito di abbonati. La verità è che a Benevento sui bus si viaggia gratis, nella incredibile indifferenza dell'azienda, e con la inspiegabile tolleranza di Regione e Comune che dovrebbero vigilare sulla regolarità di un servizio finanziato interamente con fondi pubblici. A questo punto - la provocazione del sindacalista - autista - si abbia il coraggio di dichiarare ufficialmente che a Benevento il servizio di trasporto pubblico locale è gratuito. È inutile continuare a prendersi in giro, diciamolo chiaramente».

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Ulteriore paradosso è rappresentato dalla disattivazione delle moderne obliteratrici di cui sono dotati i mezzi più nuovi della flotta messi a disposizione di Trotta dalla Regione, che consentirebbero il pagamento del ticket anche attraverso qr-code o mediante app.

E se un utente volesse dotarsi di biglietto direttamente sul bus a prezzo maggiorato, come avviene pressoché in tutte le città d'Italia, a Benevento non può avvalersi di tale facoltà: l'accordo stipulato anni addietro con i lavoratori è rimasto inattuato. «Effettivamente bisogna riattivare i controlli - conviene con franchezza l'assessore delegato Luigi Ambrosone -. Solleciteremo la Trotta già nei prossimi giorni. Ma siamo in una fase di transizione verso il gestore unico previsto dalla gara regionale, condizione che non incentiva i vettori a effettuare investimenti».

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