Cimitero di Benevento: sos crolli e aree off limits, monta la protesta

Da un mese zone inaccessibili per mancanza di sicurezza

Il cimitero di Benevento
Il cimitero di Benevento
di Antonio Martone
Mercoledì 29 Novembre 2023, 09:33
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Da circa un mese, alcune zone del cimitero sono inaccessibili per problemi legati al distacco di intonaci e allo spostamento di corpi marmorei. Gli addetti del Comune avevano provveduto a recintare le varie zone e a inibire l'accesso per questioni legate alla sicurezza. Da allora, però, non ci sono stati sviluppi, fatta eccezione per dei sopralluoghi compiuti da tecnici. Nel frattempo monta la protesta, con appelli e richieste di intervento, in particolare da parte di quei cittadini che da diversi giorni non possono fare visita ai propri defunti. «È una situazione triste - dice il pensionato Domenico Varricchio - e mortificante. Dalla commemorazione dei defunti non posso rendere visita al loculo di mia moglie e come me tanti altri. Il corpo "D" è chiuso. Adesso è toccato a noi, ma ho avuto modo di notare che anche altri complessi del cimitero versano in condizioni di degrado. Stavolta siamo stati fortunati perché il cedimento di una parte dell'intonaco ha ferito solo leggermente una signora che era di passaggio e non si è fatta nemmeno refertare. Ma per il futuro bisogna prestare molta attenzione. Andare al cimitero non può essere un rischio».

Sui social, inoltre, è stato creato anche l'hashtag #Benevento #Sos #Cimitero #Comune, corredato di foto e decine di commenti. «Degrado, abbandono e calcinacci che cadono dalla soffitta dei loculi del cimitero - si legge sul web -.

Varie le segnalazioni per questa problematica, in quanto già lo scorso anno si sono registrati dei cedimenti. Già erano stati presi dei provvedimenti, ma nulla è stato risolto in modo definitivo. Oggi la situazione è peggiorata, al punto che, a causa delle infiltrazioni e della scarsa manutenzione, tante zone sono a rischio. I cittadini chiedono un intervento da parte del Comune, per la sicurezza della struttura, per una maggiore tranquillità durante le loro visite ai defunti». Una situazione difficile, che va ad aggiungersi al problema degli spazi, considerato che c'è carenza di loculi o anche spazi a terra per nuove tombe. Per il momento si sta andando avanti con le operazioni di estumulazione delle salme, che avvengono dopo 10 anni per le tombe, ed esumazione decorso il periodo di 30 anni per i loculi, che però non possono essere considerate risolutive a lunga scadenza.  Sulla questione della manutenzione è intervenuto anche l'assessore al cimitero Attilio Cappa: «Si tratta di questioni già attenzionate dagli uffici comunali competenti.

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L'emergenza si è manifestata esclusivamente per il corpo "D", dove abbiamo da una parte gli sporti già trattati e spicconati facendo cadere di proposito le parti ammalorate e trattato gli stessi ferri mettendoli in sicurezza. Intervento che avevamo già compiuto come amministrazione in passato, considerato che per la manutenzione abbiamo preparato una sorta di calendario, considerato che si tratta di strutture sottoposte a intemperie, e dopo anni c'è automaticamente un processo di decadimento strutturale. Nel caso specifico, in occasione dell'allerta meteo successiva alla commemorazione dei defunti, c'è stato un distacco di intonaci sulla parte della scala che abbiamo provveduto, per motivi di sicurezza, a transennare. Posso assicurare che abbiamo attivato tutto l'iter per un intervento di ripristino e messa in sicurezza per consentire ai cittadini di rendere omaggio ai loculi dei propri cari». Nella prossima settimana, intanto, ci sarà al «corpo 8» un intervento di copertura e rifacimento degli intonaci, chiusura delle fioriere e ripristino dei canali di gronda per anticipare i problemi derivanti da infiltrazioni d'acqua. In qualche modo si cercherà quindi di tamponare. «Un'altra situazione critica ha continuato Cappa - riguarda il corpo 1, dove si sono spostati i corpi marmorei per un assestamento della struttura. Anche lì l'intervento sarà fatto prossimamente. Sono cose, lo ribadisco, a noi note, per cui ci sono azioni e operazioni cicliche di monitoraggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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