Lombardi: «Bene Tar su dimensionamento scolastico, così si salvano le aree interne»

La Provincia di Benevento aveva votato contrariamente al decreto legge del Governo

Il presidente della provincia di Benevento Nino Lombardi
Il presidente della provincia di Benevento Nino Lombardi
Lunedì 30 Ottobre 2023, 22:03 - Ultimo agg. 31 Ottobre, 10:17
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Il presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi ha appreso con soddisfazione la notizia dell’accoglimento da parte del Tar Campania del ricorso presentato dalla Regione Campania avverso il
decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico. A seguito di ciò, infatti, il provvedimento è stato sospeso con la remissione alla Corte Costituzionale della la questione di legittimità della norma. Una norma - aveva paventato lo stesso presidente Lombardi - che avrebbe determinato per il territorio sannita la cancellazione di numerose dirigenze (non meno di di 11): la posizione di Lombardi è stata subito condivisa dal Consiglio provinciale di Benevento che si espresse con voto unanime affinché la proposta non fosse approvata.

Auspicio che, purtroppo, non fu recepito dal Parlamento. Ora, a tanti mesi di distanza ed alla vigilia delle determinazioni definitive sul dimensionamento scolastico provincia per provincia, infine è stata resa nota l’ordinanza del Tar Campania (Napoli, sez. IV), che ha accolto la richiesta cautelare e di rimessione alla Corte
Costituzionale presentata dalla Regione Campania che si opponeva alla cancellazione su tutto il territorio amministrato di ben 126 dirigenze scolastiche (che sarebbero passate da 965 a 839).

«La decisione del Tar Campania che ha accolto il ricorso della Regione Campania – commenta il Presidente Nino Lombardi della Provincia di Benevento – ci fa trarre un grande respiro di sollievo perché di fatto significa la salvezza di un gran numero di dirigenze scolastiche e relative strutture gestionali ed amministrative e consente anche alle aree montane dell’interno della Campania di poter conservare quei presidi essenziali della società civile che sono le scuole.

In territori geomorfologicamente tormentati, caratterizzati dallo spopolamento, dalla denatalità e dalla criticità dei trasporti, la norma che elevava a 961 il numero degli alunni iscritti era improponibile e assurda. Non era assolutamente accettabile che fossero messe sullo stesso piano aree interne meridionali con le aree forti. Cancellare scuole, risorse e personale scolastico al Sud avrebbe costituito un vero e proprio attacco a questo territorio: la Provincia di Benevento aveva immediatamente denunciato questa operazione ed aveva richiesto con forza la revisione del provvedimento. Mi congratulo con la Regione Campania per aver portato avanti questa battaglia condividendo le ragioni delle aree interne che avevamo rappresentato con forza anche presso tutte le sedi decisionali della Regione stessa oltre che presso il Governo nazionale ed il Parlamento. Il nostro augurio – conclude Lombardi – è che questa decisione venga definitivamente archiviata nelle sedi competenti».

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