Estorsioni e droga nel Sannio, ecco gli arrestati

L'operazione dei carabinieri è stata coordinata dalla Dda di Napoli

Estorsioni e droga nel Sannio, ecco gli arrestati
Estorsioni e droga nel Sannio, ecco gli arrestati
di Anna Liberatore
Lunedì 4 Dicembre 2023, 13:34 - Ultimo agg. 18:05
4 Minuti di Lettura

Sono 23 le misure cautelari (12 custodie cautelari in carcere, 9 custodie cautelari agli arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora nel comune di residenza) nei confronti di indagati, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e del fine di agevolare il clan Pagnozzi operante nella valle Caudina e nei territori limitrofi.
Da questa mattina, i carabinieri di Benevento hanno dato seguito, nella provincia sannita, in quella di Avellino, Roma e Campobasso, all'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della procura partenopea.

Ecco le persone colpite:

La custodia cautelare in carcere è stata disposta per Alessandro Cavuoto, 76 anni, di Tufara, Aniello De Paola, 46 anni, Eugenio De Paola, 33 anni, Mario De Paola, 33 anni, di San Martino Valle Caudina, Vincenzo Lomasto, 30 anni, di Pomezia, Giuseppe Magliocca, 53 anni, di Roccabascerana, Giergy Nika, 31 anni, di Pomezia,Erminio Pagnozzi, 60 anni, residente a Ceppaloni ma domiciliato ad Aprilia, Paolo Pagnozzi, 62 anni, di San Martino Valle Caudina, Nino Piacentile, 54 anni, di San Martino Valle Caudina, Andrea Salsiccia, 50 anni, di Pomezia, Giulia Sopranzi, 39 anni, di Anzio.

Gli arresti domiciliari sono invece stati applicati a Carmine Capozza, 53 anni, di San Giorgio del Sannio, Raffaele Corda, 51 anni, domiciliato a Pomezia, Aniello De Paola, 33 anni, di San Martino Valle Caudina, Francesco Magliocca, 25 anni, di Roccabascerana, Giuseppe Magliocca, 36 anni, di Roccabascerana, Emanuele Marigliano, 39 anni, di Napoli, Laura Radut, 37 anni, di Roccabascerana, Paolo Russo, 54 anni, di Ardea, Palmerino Venoso, 48 anni, di Roccabascerana.

Obbligo di dimora, infine, per Eugenio Padovano, 31 anni, di Pannarano, e Gennarina Russo, 26 anni, di Pannarano.

Il provvedimento segue un'articolata indagine, coordinata e diretta dalla Dda, condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Benevento, che ha avuto inizio in seguito ad una denuncia, sporta il 9 luglio 2021, dall’amministratore di un’impresa edile beneventana impegnata nei lavori di realizzazione di un’arteria stradale, appaltati dal comune di Castelpoto, per un valore di oltre 2 milioni di euro. L’imprenditore aveva riferito ai militari che il giorno precedente, presso il cantiere, si erano presentati due uomini a bordo di un’auto. Uno di loro, tenendo la mano destra costantemente all’interno della tasca del borsello che portava a tracolla, dando l’impressione di impugnare una pistola, dopo essere sceso dall’auto, si era rivolto agli operai presenti intimando loro di abbandonare immediatamente i lavori altrimenti avrebbe “sparato tutti”, in quanto “dovevano mettersi a posto con la valle Caudina”.
Gli autori erano stati identificati in due esponenti del clan Pagnozzi, oggi colpiti da custodia cautelare in carcere. Inoltre, le successive attività di perquisizione hanno consentito ai carabinieri di rinvenire e sequestrare, a carico di un indagato, i medesimi indumenti con i quali egli si era recato presso il cantiere.
Nel prosieguo delle indagini sono stati raccolte anche prove in ordine alla sussistenza di un sodalizio criminoso che gestiva un intenso traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) tra il litorale romano (Aprilia, Anzio, Pomezia), dove veniva approvvigionato gran parte dello stupefacente, e le province di Benevento ed Avellino, dove il sodalizio operava sotto l’egida dello stesso clan.
«Gli investigatori - si legge nella nota diramata dai carabinieri - hanno individuato i gestori delle 'piazze di spaccio' situate a San Martino Valle Caudina e a Tufara Valle e stanato una fitta rete di corrieri e pusher individuando uno dei luoghi di stoccaggio della sostanza stupefacente ad Aprila (in provincia di Latina), presso l’abitazione di uno degli arrestati.

All’interno di tale immobile gli indagati provvedevano al taglio ed al confezionamento della droga che poi veniva trasportata in valle Caudina, dove spesso gli indagati si incontravano presso la sede di una società situata a Tufara Valle, di cui erano soci alcuni degli arrestati».

A finanziare il citato sodalizio criminale, sarebbe stato un elemento di spicco del clan Pagnozzi che avrebbe autorizzato gli indagati al libero spaccio sul suo territorio di competenza, in alcuni casi anche supportandoli economicamente e fornendo, in un’occasione, l’auto per il trasporto della droga. Nel corso dell’indagine sono stati eseguiti anche gli arresti in flagranza di 5 soggetti, e sequestrati circa 1,5 kg di cocaina, 5 kg di hashish, una pistola clandestina illegalmente detenuta e 23 cartucce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA