In un processo che si celebra davanti alla Corte d’Appello di Napoli nella prossima udienza sarà ascoltato come teste un condannato per omicidio. Si tratta di Paolo Messina 41 anni, termoidraulico beneventano, che dovrà riferire su una certificazione da lui redatta prima che finisse in carcere, come responsabile di un delitto.
La sua testimonianza è stata decisa dalla Corte di Appello di Napoli che ha deciso di rinnovare parzialmente l’istruttoria del procedimento che vede imputata Gina Pompea Faraonio nella qualità di rappresentante legale della società che gestiva i locali del cinema San Marco di Benevento.
Faraonio è accusata di lesioni colpose e immissione di fumi dannosi in relazione a un evento che si è verificato il 20 gennaio 2016 quando diversi studenti di varie scuole sannite, circa 70, mentre partecipavano a un Festival filosofico organizzato nell’ambito dell’attività didattica, furono vittime di una grave intossicazione da monossido di carbonio prodotto dall’impianto di riscaldamento della caldaia del cinema dovendo far ricorso alle cure dei sanitari di più ospedali.
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