Pasqua, voglia di gusto nel Sannio: boom negli agriturismi: «Vince la tradizione»

Pienone nei ristoranti del Sannio a Pasquetta

Boom degli agriturismi del Sannio a Pasqua
Boom degli agriturismi del Sannio a Pasqua
di Antonio Mastella
Sabato 8 Aprile 2023, 10:26
4 Minuti di Lettura

Tutto esaurito. Chi ha deciso di concedersi nelle prossime ore una «gita fuori porta» con la famiglia a Pasqua e a Pasquetta, con relativo pranzo in agriturismo, dovrà armarsi di santa pazienza nella speranza, che per la verità appare vana, di scovare un tavolo libero. Non c'è angolo del Sannio, in cui opera una struttura del genere, che non si ritrovi in questa condizione. «È così», conferma Gennarino Masiello, vice presidente nazionale della Coldiretti e titolare de «Le Peonie», alle porte di Benevento. A confermare il sold out negli agriturismi è anche Antonio Casazza, presidente provinciale di Confagricoltura, patron di «Villa Luisa», immersa nel verde al confine tra Calvi e Apice. «Da tempo puntualizza abbiamo esaurito la disponibilità. Siamo stati costretti, purtroppo, a rifiutare molte altre richieste». «Da quello che ci viene detto dai nostri associati, c'è il pienone», assicura a sua volta Carmine Fusco, presidente provinciale della Cia.


In sintonia Antonio Carbone, agrichef di Campagna Amica, vice presidente provinciale dell'associazione cuochi, alla guida del «Ristoro del Viandante» a San Giorgio del Sannio. «Da settimane - sottolinea - sono costretto a dire che non ho più disponibilità. Siamo al completo. Il comparto, anche alla luce di quanto mi comunicano tanti miei colleghi, sta decisamente tornando ai livelli di lavoro cui eravamo abituati prima del Covid». Chiuse le prenotazioni alla «Masseria Pasqualone» di Colle Sannita, a un tiro di schioppo dal confine con il Molise. «Da gennaio evidenzia la proprietaria, Maria Antonietta Moffa, referente della Coldiretti per il settore agrituristico abbiamo chiuso l'agenda delle prenotazioni per questi due giorni di festa». Anche Fedele Caseria, membro dell'associazione «Terra Nostra», proprietario dell'omonima azienda zootecnica con annesso agriturismo, a Castelfranco in Miscano, è stato costretto a rispedire al mittente non poche richieste.

In due giorni, dunque, si registrerà l'affluenza di migliaia di persone da ogni parte della regione, che spenderanno, in totale, non meno di 800mila euro. E la cifra è prudentissima per difetto.

Attesi visitatori anche dall'estero, addirittura dal Giappone. «Accoglierò - annota in proposito la Moffa - una coppia giapponese insieme a una decina di turisti inglesi svizzeri e tedeschi». Una buona metà si sposterà dalla Puglia per raggiungere i locali di Caseria. «Saranno miei ospiti chiarisce avventori provenienti dalle lontane Brindisi e Bari». È una stagione, dunque, a dir poco felice, anche a dispetto dei costi lievitati delle materie prime, elettricità e gas in primo luogo. Rispetto a una media di 30-35 euro dello scorso anno, chi ha deciso di godere delle leccornie sannite dovrà sborsarne, oggi, tra i 40 e i 45.


Ma cosa ha motivato così tante persone a scegliere il Sannio, pur consapevoli di dover affrontare una spesa maggiorata? «Superata la crisi provocata dalla pandemia - è la spiegazione di Masiello - la gente, in primo luogo, è spinta dal desiderio di trascorrere qualche ora in spazi aperti, lontani dalla confusione, circondati dalla bellezza del nostro Sannio, per tanti versi unica». Di certo, in ogni caso, c'è la voglia di «gustare prodotti, da parte di una clientela fidelizzata - osserva Casazza - tipici, rispettosi della nostra tradizione culinaria, unici come per esempio i "cicatielli" delle nostre massaie e la pastiera, che proponiamo». Caseria, di suo, ha predisposto un menu che ruota intorno a un'eccellenza come il caciocavallo realizzato nella sua azienda e per il quale è risultato vincitore lo scorso anno del premio «supergold» unico italiano tra 14 finalisti al concorso internazionale «World Cheese award» tenutosi a Verona. «Con i formaggi annuncia offriremo anche il "cauzone" proprio delle nostre zone, insieme a salumi della nostra azienda e ricottine». Prevista la grigliata con il trionfo dell'agnello e «cicatielli» come prima portata. Si chiude con la sfogliatella classica del luogo. Dal Giappone, infine, potranno «assaporare, in particolare conclude Moffa - lo stinco di maiale rigorosamente allevato nelle nostre campagne».

© RIPRODUZIONE RISERVATA