Rummo, emergenza in pronto soccorso: pochi medici di notte

La dotazione organica di personale è insufficiente a garantire lo svolgimento di una regolare turnazione

Rummo, emergenza in pronto soccorso
Rummo, emergenza in pronto soccorso
di Luella De Ciampis
Sabato 16 Dicembre 2023, 07:00
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Persiste la grave carenza di medici al Pronto soccorso del Rummo che adotta soluzioni drastiche per garantire la continuità dei servizi e l'erogazione delle prestazioni. Per quanto emerge dai documenti ufficiali dell'ospedale, l'attuale carenza di personale medico nell'unità complessa di Medicina d'urgenza e Pronto soccorso è particolarmente critica e persistente, fino al punto di non consentire lo svolgimento di una regolare turnazione, soprattutto nelle ore notturne. Nonostante l'azienda ospedaliera, nel rispetto del piano triennale del fabbisogno, abbia bandito ed espletato il concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di 6 dirigenti medici dell'emergenza - urgenza, la situazione è rimasta invariata. 

Infatti, allo stato attuale, sulla base della disponibilità dei vincitori del concorso, è stato possibile reclutare una sola unità e, quindi la dotazione organica di personale è tuttora insufficiente a garantire lo svolgimento di una regolare turnazione, in particolare per quanto riguarda le guardie notturne. Inoltre, bisogna fare i conti anche con gli imprevisti determinati dalle assenze per motivi personali o per malattia del personale medico che non è immune dai mali di stagione. Il quotidiano monitoraggio della situazione, effettuata dalla direzione medica di presidio, ha determinato la programmazione in forma sperimentale di attività aggiuntive da parte dei medici in servizio per 240 ore al mese, destinate alla copertura di 20 turni di lavoro, nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre e ottobre, in attesa dell'espletamento e dell'esito dell'iter concorsuale. Ma siccome il concorso non ha dato i risultati sperati e nulla è cambiato in termini di risorse umane, il provvedimento di conferma delle attività aggiuntive è già stato prolungato fino alla fine di dicembre e non è escluso che sarà adottato anche per il 2024, ricorrendo sempre alla formula di retribuzione maggiorata, per un totale di 100 euro all'ora, valida esclusivamente per i servizi dell'emergenza-urgenza. Allo stato attuale, la persistente grave carenza di personale in organico, oltre a essere gestita con i dirigenti medici delle unità operative equipollenti, è stata ulteriormente aggravata da un congruo numero di improvvisi esoneri dalle turnazioni notturne dei medici in servizio nel reparto e dalle dimissioni del direttore della stessa unità operativa, sostituito da pochi giorni dal nuovo primario Maria Gabriella Coppola

Attualmente, dei 19 medici, oltre il primario, nell'organico del reparto di Medicina d'urgenza e Pronto soccorso, più di sette sono esonerati per motivi diversi dall'espletamento del servizio notturno per cui, alla mancanza di dirigenti medici determinata dalle dimissioni rassegnate nei mesi scorsi, si aggiunge anche la scarsità di personale disponibile a effettuare i turni di notte che, soprattutto nei week end in quanto risultano essere più impegnativi.
L'aggravante di poter usufruire solo di personale medico di discipline equipollenti, vale a dire simili a quelle dei medici che prestano servizio nei reparti dell'emergenza, rappresenta un elemento in più per dover fare ricorso alle ore aggiuntive perché i turni in Medicina d'urgenza e Pronto soccorso possono essere coperti solo da medici che, in caso di necessità, sono in grado di riconoscere i sintomi di una patologia che richiede decisioni immediate per la somministrazione di farmaci e per effettuare tutte le manovre e gli interventi salvavita previsti. Ovviamente, questa indicazione restringe il campo di eventuali reclutamenti a un numero limitato di specialisti selezionati in base alle competenze. 

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