Ultimi giorni di scavi in piazza Pacca, ma lo stop è ormai vicino. Sarà un sopralluogo condotto da Simone Foresta, responsabile archeologico della Soprintendenza, a mettere il punto definitivo alla questione. Verifica che avverrà con ogni probabilità soltanto la prossima settimana, quando il funzionario rientrerà in servizio dopo un breve periodo di ferie. Questa la scansione temporale condivisa ieri mattina dal Soprintendente Gennaro Leva e dal dirigente del settore tecnico di Palazzo Mosti Antonio Iadicicco, nel corso di un faccia a faccia svoltosi nella sede casertana dell'ente ministeriale. Voglia di tenersi lontani da occhi indiscreti? In realtà, la motivazione della trasferta del funzionario comunale presso gli uffici della Reggia non sarebbe da ricercare in particolari ragioni di segretezza, quanto nell'esigenza di affrontare con Leva altre questioni d'ufficio che richiedevano la consultazione di apposita documentazione. Del resto, poche questioni come quella inerente le indagini archeologiche di «piazza Santa Maria» hanno goduto di una conoscibilità ampia e dettagliata. Non è un mistero che la Soprintendenza abbia dato da tempo l'ok a Palazzo Mosti per la realizzazione in sito dell'infopoint turistico, modificando gli orientamenti precedenti che avevano avallato invece la virata su piazzale Catullo. Lo slargo nei pressi del Teatro Romano sarà comunque parzialmente ancora protagonista dell'intervento previsto dal Programma integrato città sostenibile, dal momento che resta confermata la sua designazione come punto di approdo dei bus turistici. I torpedoni faranno comunque tappa in piazza Cardinal Pacca, lasciando i viaggiatori provenienti da fuori città presso una «banchina di atterraggio» ricavata lungo corso Garibaldi. Un assetto che non piace ai non pochi detrattori del progetto Pics, considerato irricevibile in un luogo notoriamente caldo sotto il versante archeologico. Dal Comune negano che siano già iniziate le operazioni di interro dei reperti.
Le decisioni, come detto, scaturiranno dopo il responso di Foresta. Rinvenimenti che sono comunque coperti da teli già da giorni, anticipando quella che sarà la sistemazione a regime. Secondo l'accordo raggiunto a Palazzo Mosti il 30 maggio, la Soprintendenza provvederà ad ammantare le testimonianze del passato in apposite coperture, per poi procedere alla copertura con terreno vegetale ed elementi di verde urbano. Nessuna superficie sarà pavimentata ad asfalto o cemento, proprio per agevolare la prospettiva di nuovi scavi che però, al momento, è soltanto un'ipotesi futuribile. In asse con il ministero della Cultura intende muoversi il Comune anche nella prospettiva di finanziamenti che consentano una ampia indagine su piazza Cardinal Pacca, autentica miniera di storia. Si confida negli ottimi rapporti del primo cittadino Clemente Mastella con il titolare del dicastero Gennaro Sangiuliano, del quale è già annunciata la venuta in città a dicembre per i 150 anni del Museo del Sannio.