Tandem Covid-influenza: riecco le file a Benevento per i vaccini e l'assalto agli ambulatori

Code presso le farmacie e il centro Asl

Fila per i vaccini anti Covid
Fila per i vaccini anti Covid
di Luella De Ciampis
Venerdì 29 Dicembre 2023, 10:32 - Ultimo agg. 16:29
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Boom di vaccinazioni nella sede del dipartimento di Prevenzione dell'Asl di via Mascellaro dove è in atto un open day della durata di tre giorni, destinata a chi è interessato a vaccinarsi contro il Covid. Già nel corso delle prime ore di apertura del centro sono arrivate una quarantina di persone che hanno atteso il loro turno per farsi inoculare la dose di vaccino. Il numero è cresciuto nel corso della mattinata, superando quota 100 ma è previsto un ulteriore incremento delle adesioni nei prossimi giorni. La volontà della popolazione di sottoporsi a un'ulteriore dose di vaccino, si è consolidata negli ultimi giorni, in modo direttamente proporzionale alla circolazione del virus. «Siamo in piena "tempesta perfetta"- dice Luca Milano, medico di Medicina generale e vicepresidente dell'Ordine - con un'incidenza altissima di Covid e di influenza che viaggiano su binari paralleli. Noi medici di famiglia stiamo lavorando 24 ore al giorno per cercare di tenere sotto controllo la situazione che non è mai stata così critica neanche nel periodo peggiore e più intenso della pandemia. L'influenza si sta manifestando con febbre altissima, con difficoltà respiratorie e con manifestazioni a livello intestinale. Siamo sfiniti e non abbiamo avuto tregua neppure nei giorni di Natale e della vigilia perché i telefoni hanno continuato a squillare senza sosta. In questa fase, molti assistiti, ai quali abbiamo già somministrato il vaccino antinfluenzale, stanno chiedendo di fare anche quello di contrasto al Covid, per cui li stiamo indirizzando alla sede Asl di via Mascellaro dove, fino a sabato, è possibile sottoporsi al vaccino senza prenotazione. L'ondata di sindrome influenzale e Covid ha raggiunto il picco massimo che sta facendo aumentare anche i ricoveri in ospedale».

Nonostante l'incremento degli accessi di persone con difficoltà respiratorie, la situazione al «Rummo» sembra essere comunque sotto controllo perché i pazienti in degenza per Covid nel reparto di Malattie infettive sono solo quattro, mentre c'è una distribuzione negli altri reparti di malati che hanno sviluppato polmoniti batteriche come complicanza dell'influenza stagionale e del coronavirus.

Gli ingressi in Pronto soccorso sono relativamente limitati, proprio perché l'attività dei medici del territorio è frenetica e in grado di gestire le forme virali a domicilio, nella maggior parte dei casi. Ieri alle 13, sul piazzale di accesso al Pronto soccorso c'erano due ambulanze in attesa, insieme a una decina di persone, a conferma del fatto che c'è una migliore e più capillare gestione del Covid a domicilio, sicuramente molto contagioso ma meno aggressivo rispetto al passato. Continua, invece la corsa ai tamponi in farmacia e, infatti, i positivi vengono evidenziati per il 90% eseguendo i tamponi a domicilio per cui non è possibile avere un quadro circostanziato della situazione come avveniva quando si procedeva a caricare i test sulla piattaforma regionale.

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In provincia di Benevento, i dati ufficiali, aggiornati al 22 dicembre, parlano di 56 casi giornalieri per 100.000 abitanti. In linea di massima, la gestione del Covid è diventata più agevole ma sta mettendo a dura prova i medici di base che continuano a ricevere in ambulatorio gli assistiti che, in presenza di tosse, chiedono di essere auscultati per sapere se c'è un qualsiasi risentimento a livello polmonare. Nella maggior parte dei casi hanno il Covid e continuano a circolare indisturbati tra la gente, inconsapevoli del fatto che la presenza del virus viene evidenziata solo dal tampone e un'eventuale polmonite esclusivamente dalla Tac, mentre andare dal medico per farsi «sentire» le spalle, serve solo a far circolare il virus e far aumentare i contagi. «Non c'è una fascia d'età in particolare conclude Milano - "scelta" dal Covid e dall'influenza. Si ammalano tutti, sia adulti che bambini ma è sempre consigliabile evitare contatti troppo ravvicinati con persone più vulnerabili come gli anziani e i soggetti con patologie gravi e croniche che sono i più a rischio per le complicanze sia dell'una che dell'altra malattia. Per questo, bisogna essere prudenti e coscienziosi in attesa che la tempesta perfetta si plachi». 

 

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