Sedie rotte, pannelli per aria, impianto di microfoni danneggiato, porte divelte. Ennesimo raid vandalico ai danni di palazzo Rebursa. Questa volta si è agito di notte e l'obiettivo, a quanto pare, era solo quello di fare danni gratuiti a un edificio che è stato ristrutturato praticamente un anno fa, utilizzato solo negli ultimi mesi dell'amministrazione guidata da Alfonso Golia, ma mai veramente valorizzato, nonostante si siano pensati gli utilizzi più disparati. Nel corso della notte tra domenica e lunedì, una banda, stando ai danni provocati, ha fatto irruzione nell'immobile difeso da porte d'ingresso facilmente superabili, come già era stato fatto in precedenza.
Questa volta, però, al contrario delle volte precedenti, i vandali di turno non si sono limitati a danneggiare gli infissi, ma sono andati oltre.
Il contratto, infatti, è scaduto da poco meno di un mese e non è stato rinnovato. Il palazzo fa parte della storia della città. Con la precedente amministrazione si era avviato un recupero che lo ha riportato alle forme originarie eliminando le superfetazioni che si erano registrate nel corso dei secoli. L'obiettivo era farlo diventare sede di un museo costola del Man, il Museo Archeologico di Napoli, che avrebbe dovuto ospitare reperti archeologici e altre opere d'arte recuperati dopo essere stati trafugati, ma il progetto è rimasto tale dopo annunci che non hanno avuto seguito.