Lotta alla violenza di genere, corso di formazione nel centro “Noi Voci di Donne”

Farina: creare rete di coordinamento permanente per attivare interventi

Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro
Domenica 7 Aprile 2024, 16:28 - Ultimo agg. 19:24
3 Minuti di Lettura

“Misure per contrastare la violenza di genere” è stato il tema di un corso di formazione svoltosi al centro anti violenza Noi Voci di Donne che ha promosso l’iniziativa. Un corso promosso nell’ambito del progetto finanziato dal Dipartimento per gli Affari di Giustizia. Durante l’incontro di presentazione si è parlato non solo del fenomeno, tristemente sempre più diffuso, della violenza di genere, ma anche e soprattutto dell’importanza della prevenzione, attraverso una sfida culturale che deve partire dalla formazione.

Incisivo l’intervento di Francesco Chiaromonte, giudice di sorveglianza presso il Tribunale di Napoli che ha sottolineato l’importanza di un percorso per i soggetti maltrattanti, non solo fuori al carcere ma che, anzi, parta proprio tra le quattro mura dell’istituto penitenziario.

Un discorso a cui ha fatto eco Giuseppe Zullo, giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha posto l’accento sulla necessità di una sfida culturale in quanto, la violenza di genere, proprio nella cultura affonda le sue radici. E come vincerla, questa sfida, se non attraverso la formazione e l’educazione?

Video

E proprio di formazione ha parlato Raffaello Falcone, procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli. Fondamentale, per Falcone, la formazione degli operatori che si trovano ad affrontare, quotidianamente, situazioni in cui la violenza di genere è protagonista di storie difficili. Va da sé, dunque, che fornire gli strumenti adatti ad accoglierele diventa di notevole importanza. Il suo intervento, infatti, ha fatto leva sulla necessità di istituire nuovi Cam in Campania, di cui il Centro antiviolenza Noi Voci di Donne è uno dei pochi rappresentanti.

La prevenzione, dunque, resta l’unica risposta al fenomeno della violenza di genere. Così come sottolineato da Mario Grassia, dirigente della Polizia di Stato, l’ammonimento del questore resta uno degli strumenti preventivi più efficienti, così come lo è il protocollo “Zeus Caserta” - presentato il 14 Febbraio scorso – nato dalla collaborazione tra il Cam Noi Voci di Donne e la Questura del Capoluogo che punta ad un percorso trattamentale per i soggetti ammoniti, affinché acquisiscano consapevolezza delle proprie condotte e possano avviarsi così ad un recupero educativo e riabilitativo, evitando di fatto il carcere.  “L’obiettivo finale del corso - ha detto in chiusara Pina Farina, presidentessa dell’Associazione Noi Voci di Donne e tutor del progetto - è quello di creare una rete di coordinamento permanente in grado di attivare interventi a sostegno delle donne vittime di violenza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA