Maddaloni: stop al tutor sulla variante Anas

Via alla ristrutturazione della stazione ferroviaria

Bocciato il tutor a Maddaloni
Bocciato il tutor a Maddaloni
di Giuseppe Miretto
Martedì 25 Luglio 2023, 09:12
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Esultano gli automobilisti, mentre sono stati annunciati nuovi disagi per i pendolari che utilizzano il treno. La rivoluzione dei trasporti locali è più complicata del previsto: alla fine, arriva lo stop da parte della Prefettura che non ha formalizzato il parere per l'installazione dei tutor (controllo della velocità media) sui rettilinei terminali della "tratta di innesto" della variante Anas Maddaloni-Santa Maria Capua Vetere nel territorio di Maddaloni. L'Anas, dopo l'ammodernamento e la messa in sicurezza della sede stradale, ha dato il via libera al progetto. Dopo due anni di studi di fattibilità, la Prefettura invece non ha dato seguito alle procedure di installazione dei portali d'ingresso che misurano la velocità nei pressi del raccordo con la provinciale 335 o ex statale 265 che conduce a Caserta Sud. È un colpo di freno. Il sistema, controllato in remoto dal comando vigili, tra lo svicolo Saint-Gobain e il chilometro zero, non passa alla fase attuativa preannunciata per fine luglio. Il progetto di messa in sicurezza, firmato dal maggiore Domenico Renga, comandante della polizia municipale, su una tratta lunga poco più di due chilometri, per il momento, non diventa esecutivo.

Partono, invece, i cantieri di ristrutturazione della stazione di Maddaloni inferiore che si appresta a diventare "fermata ad alta frequentazione". Ma sarà un intervento molto più lungo del previsto. La ristrutturazione, che si trascina da tre anni, riprende con un cronoprogramma con lavori che termineranno il 31 dicembre 2023 finalizzata alla «messa in sicurezza degli accessi ai binari, la riqualificazione dei servizi igienici (già in fase avanzata) e dello stabile». Tempi lunghi perché sui nuovi interventi della stazione di Maddaloni Inferiore si è pronunciata anche la Soprintendenza che ha fornito, come da competenza, i criteri del recupero dello stabile costruito alla fine del diciannovesimo secolo. Saranno ripristinati gli spazi e i colori originari. Ma antico e moderno dovranno coesistere in una stazione che entra nel circuito di "servizi regionale di alta connessione" con la stazione alta velocità Napoli-Afragola che sarà raggiunta di soli 10 minuti.

Per ottimizzare i servizi sarà completato il rifacimento dei marciapiedi lungo i binari, i locali interni e il sottopasso. Accolta la pressante richiesta del comune di eliminare tutte le barriere architettoniche. Si sta procedendo a rafforzare i sistemi di dissuasione e protezione della massicciata dall'invasione di cicli, motocicli, scooter e anche auto dall'attiguo passaggio a livello sia sui nonché durante transito e sosta dei treni.

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Brutte notizie per i disabili e le persone con deambulazione limitata. Non essendo possibile bloccare la circolazione ferroviaria, l'installazione dell'attesissimo ascensore, tra il primo e il secondo binario, è rimandata al 2024. Soddisfatti a metà i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil. «È necessario accelerare i lavori - denuncia Angelo Lustro (segretario regionale Filt) - perché sono troppi gli attraversamenti con le sbarre in movimento ai passaggi a livello. Dopo 20 anni di battaglia, la tutela della sicurezza è ancora affidata al personale viaggiante costretto a controllare a vista, tra Maddaloni e Cancello, sia le intrusioni di aiuto che viaggiatori sulla strada ferrata».

 

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