Maddaloni, ospedale cantiere: start a settembre

Destinati ai mezzi d'opera l'ingresso principale da via Libertà, il parcheggio, lo spiazzale antistante il Ps e la nuova Radiologia

Ospedale cantiere, start a settembre
Ospedale cantiere, start a settembre
di Giuseppe Miretto
Venerdì 25 Agosto 2023, 11:36
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È cominciata la rivoluzione organizzativa: il Covid Hospital, già trasformato in "ospedale fisarmonica", ora diventa un "ospedale cantiere". Si spendono, con celerità, i soldi del Pnrr: aggiudicata in via definitiva la «procedura aperta per l'appalto di progettazione ed esecuzione dei lavori di adeguamento/miglioramento sismico del presidio ospedaliero».

Tempi brevissimi: i lavori scatteranno dalla prima settimana di settembre con un investimento di oltre cinque milioni di euro che si somma ai tre milioni e 200mila (interamente garantiti però da fondi Asl) per la costruzione del nuovo pronto soccorso con annessa nuova area per la gestione sei servizi di emergenza-urgenza e di accettazione. I due interventi, dei quali non è stato fissato il cronoprogramma delle opere, devono tassativamente concludersi, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. In pratica, l'"ospedale fisarmonica", già organizzato in maniera dinamica tra aree covid e reparti non covid (con estensione modificata in funzione delle oscillazioni dei picchi pandemici) sarà diviso ora rigidamente in area cantiere e in area per i servizi sanitari.

Entrambe saranno rigorosamente separate.

L'accesso principale da via Libertà, il piazzale del parcheggio, lo spazio antistante l'ex pronto soccorso e il nuovo reparto di Radiologia saranno esclusivamente destinati ai mezzi d'opera. Gli operatori sanitari, gli utenti e i visitatori potranno accedere solo dal vecchio ingresso di via Roma per poter usufruire solo delle attività chirurgiche (oculistica, ortopedia e altro ancora), e delle diagnostica radiologica. Lo stesso vale per ambulatori di oncologia, endocrinologia e diabetologia.

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Da settembre, ci sarà l'inaugurazione di una nuova seduta dei percorsi ambulatoriali complessi e coordinati (Pacc) in ortopedia. Infine, le degenze di medicina e pneumologia, in caso di chiusura, saranno delocalizzate presso l'ospedale di San Felice a Cancello. Nessuna risposta invece per le segreterie provinciali e aziendali di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Fials, Uil-Fpl, Nursing Up e Nursid sulle ricadute per le 104 unità professionali dirottate in parte in altri plessi.
Per la prima volta, il sindaco Andrea De Filippo rivela lo sconto e l'intesa con l'Asl sui lavori: «La prima proposta era quella di chiudere tutto il nosocomio fino al completamento dei lavori. A questa prospettiva, mi sono decisamente opposto. Significherà che sopporteremo i disagi. Avremo l'ospedale, tutto nuovo, indispensabile per il territorio, alla fine lavori. Ma, nel frattempo, alcuni servizi (appena riattivati) non saranno smantellati. Infatti, i lavori saranno realizzati per blocchi».

Intanto, tutti aspettano la chiusura formale del Covid Hospital. «Abbiamo sollecitato - annuncia e ironizza Peppe Vigliotta del comitato pro ospedale - una declaratoria al presidente De Lucia, di revoca delle funzioni di covid hospital. Con il provvedimento del Presidente della Repubblica del 10 agosto scorso, questo nosocomio è forse l'unico in Italia a conservare una organizzazione emergenziale per il covid in assenza di pandemia».
 

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