La scommessa di «Italo» con 8 corse
su Caserta: sì al turismo sostenibile

La scommessa di «Italo» con 8 corse su Caserta: sì al turismo sostenibile
di Emanuele Tirelli
Giovedì 18 Novembre 2021, 07:35 - Ultimo agg. 12:33
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Dallo scorso 27 maggio i treni di Italo hanno iniziato a fermarsi anche nella stazione ferroviaria di Caserta con quattro corse giornaliere. Poi, due settimane dopo, il numero è passato a sei. Adesso sono diventati otto.
L'azienda comunica che gli orari cambieranno dal 12 dicembre. Dei 32 viaggi giornalieri «no stop» fra Roma e Milano, due passano per Caserta. Si parte dal capoluogo di Terra di Lavoro alle 6:45 per raggiungere Roma Termini alle 7:50, Bologna alle 10:08 e Milano alle 11:15. Il tragitto inverso prevede invece il principio dalla città meneghina alle 17:15 per ripartire da Roma alle 20:40 e arrivare a Caserta alle 21:48. Sempre da Milano ce ne sono altri due: (7:40 e 13:40), ripartenza da Termini (11:45 e 17:43), da Caserta (12:51 e 18:55) e quindi termine a Bari (16:10 e 22:05). Parte invece dalla Puglia alle 6:50 il treno che si ferma a Caserta e alle 10:06 si rimette in movimento per Roma (11:15) e Milano (15:20). Stesso tragitto per quello che inizia la sua corsa alle 13, riparte da Terra di Lavoro 16:09 e tocca le altre due destinazioni alle 17:15 e alle 21:20. Altri treni riguardano Roma, Caserta e Bari: 7:45, 8:51 e 12:10. Mentre per quello in senso contrario i riferimenti sono 17:50, 21:09 e 22:15.

Come aveva dichiarato la scorsa estate il direttore commerciale Fabrizio Bona, Caserta rappresenta una scommessa importante per Italo per il futuro, tant'è l'aumento delle corse testimonia già un primo incremento.

Ogni corsa, specifica la compagnia in una nota, «avviene nel rispetto delle norme e delle procedure anti Covid. Italo mette a disposizione dei passeggeri e dei dipendenti tutte le misure di sicurezza necessarie per affrontare il viaggio in serenità, raccomandando la massima prudenza e accompagnando lungo tutta Italia i suoi viaggiatori in questa fase di ripartenza». Si tratta inoltre della «prima compagnia ferroviaria al mondo ad aver installato i filtri Hepa a bordo dei suoi treni (gli stessi degli aerei), garantendo un ricambio d'aria costante in ogni carrozza».

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I collegamenti risultano determinanti per un territorio e non vengono valutati singolarmente, ma vivono abbracciati allo sviluppo di altri settori. La scelta di Italo ha una ricaduta potenziale importante sul turismo e pure sulla vita di cittadini e imprenditori che hanno bisogno di viaggiare senza dover necessariamente raggiungere altre stazioni intermedie. Sotto questo profilo, va decisamente meglio di quando, nel 2018, la compagnia ferroviaria si era avvicinata a questa provincia con un sistema di trasporto integrato, vale a dire con arrivo e partenza in autobus provenienti o diretti alla stazione di Afragola.

Caserta ha bisogno di un cambio di direzione, almeno da quanto emerge chiaramente dall'ultima classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma che la vedono in 94posizione per qualità della vita. Il rapporto ha sottolineato che sul fronte tempo libero e turismo va ancora peggio (105esima). Su questo tema, la Borsa Internazionale del Turismo Culturale che si è tenuta a Caserta la settimana scorsa ha lanciato invece un segnale positivo di attenzione per rilanciare l'offerta ai visitatori in un'ottica di sostenibilità ambientale.
 

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