A che servono i preti? A niente, sarebbero pronti a rispondere in tanti. Ma se il dubbio sull'utilità dei preti lo solleva il vescovo emerito di Nola Beniamino Depalma si comprende che il tema non è solo una boutade a uso dei soliti “senzadio”. È che padre Beniamino, sacerdote vincenziano, rilanciando sul suo profilo facebook un intervento di un giovane sacerdote Luigi Maria Epicoco dal titolo “Sull'inutilità dei preti” ha aperto uno squarcio sul ruolo dei preti; e anche della Chiesa. Una provocazione che piace all'anziano vescovo e che diventa spunto per il volume Beniamino Depalma e l'inutilità dei preti di Francesco De Rosa - scrittore, docente di filosofia e mental coach - tra riflessioni e (quasi)biografie.
I capitoli sono fitti di domande che interessano i credenti e sollecitano gli atei.
E così, tra le domande a cui De Rosa, attraversando le esperienze di Depalma e proprie, si prefigge di dare risposta c'è: «Come dovrà trasformarsi la chiesa militante e ogni cristiano che si dice tale?»; come si concilia la modernità anche con quell'idea di Dio che dà castighi e che questi sono meritati? «Beniamino mi ha confidato che cambierebbe molte cose», scrive l'autore. Depalma è convinto c'è oggi la necessità dei preti di imparare a comunicare il proprio ministero, divino e pure umano, molto umano: «Il mondo vuole testimoni e testimonianze». E la rivoluzione che verrà «ci dirà se i preti siano ancora utili o siano sempre stati inutili».
Il libro sarà presentato mercoledì alle 18.30 nel seminario vescovile di Nola con la partecipazione del vescovo Francesco Marino, dell'emerito Beniamino Depalma, dell'autore Francesco De Rosa, dei sindaci di Nola, Carlo Buonauro, e di Napoli Gaetano Manfredi; interverranno Aldo Bova del Forum Sociosanitario, Francesco Manca della Fondazione nazionale di Studi Tonioliani e Antonio Falcone dell'Associazione medici cattolici italiani.