Jan Fabre allo Studio Trisorio: una mostra con matrimonio

Il piccolo Django Gennaro battezzato nella cappella del tesoro di San Gennaro

Jan Fabre con Joanna De Vos
Jan Fabre con Joanna De Vos
di Pasquale Esposito
Giovedì 28 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 4 Ottobre, 17:54
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Tre nomi di donna, nel segno del corallo. Rosso, naturalmente. Come il sangue. Quello di San Gennaro in particolare, che fa da sintesi, da collante alla mostra di Jan Fabre che si inaugura oggi alle 19 allo Studio Trisorio, alla Riviera di Chiaja. Una mostra con matrimonio: di Anversa, 64 anni, artista visivo, autore e regista teatrale, coreografo, tutto nel segno della sperimentazione multidisciplinare, Fabre sabato porterà all'altare (e dove, se non al duomo?) la compagna Joanna De Vos, storica dell'arte e curatrice, madre del piccolo Django Gennaro, nato il 31 dicembre 2021.

Dopo il «si» nuziale (testimoni Laura Trisorio e Gianfranco D'Amato) il bimbo sarà battezzato nella cappella del tesoro di San Gennaro: al Duomo possono ricevere questo sacramento solo i piccoli che portano il nome del santo. Al rito, e all'incontro serale a Palazzo Reale, sono stai invitati, tra gli altri, William Dafoe con la moglie Giada, la performer francese Orlan, Lino Musella con la moglie Dalal: Fabre e Joanna non desiderano regali, ma è gradita una donazione a «Friends of Naples», onlus che si adopera per iniziative sociali e culturali a favore del rilancio della città.

Chiaro anche in questa occasione il legame del fiammingo con la città, pronto a cimentarsi con l'icona del patrono: «Napoli mi ha colpito profondamente, per la sua storia, per il modo di vivere, di affrontare il quotidiano.

Qui tutto è cultura, dal teatro alle arti visive, dal tracciato urbano ai musei. Camminare per la città, il suo centro antico, equivale a camminare nella storia, mi piace molto. Ed è per tutto questo che Joanna ed io abbiamo voluto sposarci al duomo e battezzare nostro figlio a Napoli».

Il suo primo incontro con la città è avvenuto anni fa sulle tracce del teatro di sperimentazione, poi il rapporto si è sempre più consolidato a partire dal 2008 grazie alla collaborazione con lo Studio Trisorio, con il collezionista Gianfranco D'Amato, e con Vincenzo Liverino, fondatore della storica bottega artigianale del corallo di Torre del Greco, realizzando la personale al museo di Capodimonte e alcune opere permanenti in corallo al Pio Monte della Misericordia.

La mostra da Trisorio è la prosecuzione dei bellissimi lavori in corallo che Fabre ha donato ad inizio dello scorso marzo alla cappella del Tesoro di San Gennaro (un mosaico) e alla chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco (un teschio con le ali d'angelo), di cui vedremo le riproduzioni in scala, sempre in corallo, insieme a diciotto nuovi disegni.

 

Nel corso dell'inaugurazione, Fabre autograferà il libro Diari di una notte, pubblicato da Cronopio, casa editrice di Maurizio Zanardi. «Per Eusebia, Laura e Joanna», il titolo della mostra, omaggio dell'artista a tre donne: Eusebia, la pia donna che per la leggenda raccolse a Pozzuoli il sangue di Gennaro in due ampolle dopo il martirio nel 305 d.C; Laura Trisorio (per lei c'è un cuore anatomico, «L'organo dell'amore con l'albero della vita», rose e perle di corallo sormontato da una croce), e naturalmente la futura moglie, Joanna. 

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